Donazione all’Ateneo di un erbario siciliano dei primi del ‘900 da parte della famiglia Pavone
Un erbario siciliano dei primi del ‘900 è stato donato dalla famiglia Pavone all'Orto Botanico ed Herbarium Mediterraneum dell'Università degli Studi di Palermo.
Viene presentato domenica 22 maggio, alle 11.00, all'Orto Botanico di Palermo in occasione della Giornata mondiale della biodiversità.
L’urologia italiana è strettamente legata storicamente all’Università di Palermo. Il primo urologo italiano è stato il prof. Michele Pavone Tesauro con il primo incarico della materia alla Regia Università di Palermo. Alla sua morte lasciò una somma per la costruzione del primo reparto di urologia di Italia. Il nipote prof. Michele Pavone junior fu il primo professore ordinario di urologia d’Italia e fu seguito da successivi docenti della materia a Palermo, mio padre, il prof. Michele Pavone Macaluso, primo italiano a ricevere il premio della Società Europea alla carriera, e il sottoscritto ancora in piena attività per portare avanti una gloriosa scuola.
Il nonno Michele Pavone junior al quale il Comune di Palermo con la presenza del Sindaco e del Rettore hanno dedicato una villetta\piazza a Valdesi fu un eroe della Prima guerra mondiale come aspirante sottotenente medico, ricevette tre medaglie al valor militare, e fu nominato cittadino onorario di Udine per il suo aiuto a liberare dagli Austroungarici da prigioniero responsabile dell’ospedale di guerra cittadino. Fu poeta, urologo fondatore della Società italiana di urologia ma anche botanico. Da studente partecipava a competizioni botaniche a livello nazionale.
Ai primi del ‘900 nelle località di Mondello e San Martino delle Scale raccolse, conservò e catalogo, con nome tassonomico e volgare, famiglia, data e luogo di raccolta centinaia di erbe diverse raccogliendole in un erbario che è oggetto della donazione.
L’erbario non ha un valore venale, ma è stato oggetto di studi da parte del Prof. Franco Maria Raimondo che lo presenterà da un punto di vista scientifico, e che lo ha trovato di grande interesse, basti pensare che è stato raccolto prima della bonifica di Mondello da parte della Società Italo-Belga.
Sarebbe stato un peccato se fosse rimasto ignoto e sono orgoglioso che venga messo a disposizione della comunità di Unipa e dell’Orto botanico con il suo erbario, i quali potrebbero digitalizzarlo per renderlo facilmente consultabile.
La famiglia Pavone è lieta e onorata di metterlo nelle mani del nostro Ateneo nell’ambito di un rapporto più che centenario.
Carlo Pavone