Dalle Germania a Palermo per scoprire Pirandello, Camilleri, il dialetto e lo street food
Un gruppo di studenti dell’Università di Mamburgo (Germania) è stato ospite, lunedì mattina, della Scuola di Italiano per Stranieri dell’Università di Palermo dove ha potuto seguire due seminari speciali. Le lezioni, pianificate per l’occasione da tre docenti della Scuola, hanno infatti concentrato l’attenzione sulla storia linguistica della Sicilia, sulle differenze tra il dialetto dell’isola e l’italiano e, infine, sulle origini dell’idioletto creativo di Andrea Camilleri.
Un excursus dalle origini del dialetto, quindi, fino ai nostri giorni e sulla figura sempre più predominante nel contesto letterario e linguistico dello scrittore agrigentino. Tutto questo, però, senza dimenticare un altro illustre scrittore: Luigi Pirandello.
“Abbiamo mostrato agli studenti tedeschi – spiega il docente della Scuola Vincenzo Pinello – un’analisi sulle concordanze del registro linguistico, dello stile e del lessico tra i testi di Camilleri e la traduzione in siciliano di Pirandello del dramma di Euripide Ciclope. Infatti, in più occasioni, Camilleri ha dichiarato che il suo "strano siciliano" ha tratto ispirazione da 'U ciclopupirandelliano.” In questo modo gli studenti del corso di laurea in lingue, che hanno concluso il loro corso di letteratura italiana in Sicilia, hanno potuto conoscere da vicino la lingua di alcuni degli scrittori siciliani studiati in aula, grazie ad un percorso monografico su firme del ‘900. Non sono mancate anche delle esercitazioni pratiche con analisi comparative di testi.
Il secondo incontro, invece, è stato tenuto dai docenti Giuseppe Paternostro ed Egle Mocciaro che hanno portato in aula un seminario di approfondimento su "La Sicilia linguistica ieri e oggi: storia, strutture e usi." “Abbiamo fornito un quadro della storia linguistica della Sicilia e illustrato le principali caratteristiche (fonetiche, lessicali, morfologiche, sintattiche) del siciliano in rapporto al resto del romanzo e, quindi, le differenze con l'italiano – spiegano i docenti. - L'ultima parte del seminario, invece, ha affrontato il tema dell'italiano regionale e dei tratti che dal dialetto transitano nell'italiano parlato in Sicilia.”
Gli studenti hanno reagito con interesse agli argomenti proposti e hanno anche posto numerose domande. Hanno chiesto, infatti, se la lingua dialettale sia insegnata a scuola e come vengano trattate, dentro le aule, le caratteristiche dell'italiano regionale.
Durante la pausa pranzo, inoltre, gli studenti stranieri hanno avuto l’occasione di conoscere anche un altro aspetto caratteristico della Sicilia, ossia la cucina e i piaceri dello “Street food”. Accompagnati presso l' “Antica Focacceria San Francesco” dalla docente Miriam Mesi, hanno potuto non solo assaporare i piatti tipici dell’arte culinaria siciliana, ma anche scoprirne la storia. Come già altre volte, infatti, l'Antica Focacceria ha gentilmente accolto gli studenti stranieri della Scuola con una interessantissima spiegazione sulle origini del locale e sulle tradizioni della cucina “da strada” palermitana.