Dal volontariato al Master: “Voglio essere più competente nell’insegnamento dell’italiano”
9 settembre 2015. Un’attività di volontariato può far venire fuori passioni celate, desideri ancora nascosti. Come quello di Valeria che, dopo aver studiato lingua francese, ha capito che insegnare la lingua italiana agli stranieri era la strada da seguire. Da lì, la scelta di iscriversi al Master. “E’ impegnativo e sono contenta di frequentarlo”
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Mi chiamo Valeria Vitale, ho 42 anni e vengo da Palermo. Mi sono laureata a Palermo in Lingue e Letterature straniere moderne – francese dal marzo 2002.
Ho conosciuto il Master mentre ero impegnata nella mia attività di volontariato presso una scuola privata di lingua italiana per stranieri di Palermo.
Ho cominciato il mio volontariato per caso, grazie ad un mia amica che conosceva la direttrice della scuola e sapeva che io volevo svolgere un periodo di tirocinio per insegnamento di Italiano. Quindi, fino a qualche tempo fa, ero sempre impegnata con questa attività e mi sono accorta che insegnare italiano come lingua straniera era qualcosa che mi appassionava e che, in realtà, mi aveva sempre appassionato.
A poco a poco, dopo i primi 6 mesi di tirocinio, la direttrice iniziò ad affidarmi delle classi di livello A1-A2. Successivamente ho avuto l’incarico di seguire anche altri livelli. Le classi erano spesso formate da uno o due studenti stranieri, mentre in estate la scuola era ancora più frequentata. Dovevamo quindi lavorare di più.
Dopo questa esperienza per me importante, è nata la scelta di intraprendere il Master perché volevo diventare più competente nell’insegnamento dell’italiano sia come lingua seconda che come lingua straniera. Vorrei imparare ad insegnare in maniera più professionale.
Il Master è molto più impegnativo di quanto pensassi e sono contenta di frequentarlo. Per il futuro vorrei restare a Palermo ed insegnare italiano ancora qui.
(nella foto: Valeria Vitale con le donne del progetto Fei “I Saperi per l’Inclusione” – www.isaperiperlinclusione.it )