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Convegno internazionale sulla Street Music and Narrative Traditions

22-mag-2017

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Dal 22 al 26 maggio si svolgerà a Palermo il convegno internazionale Street Music and Narrative Traditions (Musica di strada e tradizioni narrative) organizzato da Sergio Bonanzinga (professore di etnomusicologia nel Dipartimento Culture e Società) insieme alla Kommission für Volksdichtung e al Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino”, con il patrocinio del nostro Ateneo, dell’Assemblea Regionale Siciliana, della Fondazione Federico II e della Fondazione Ignazio Buttitta. I lavori si apriranno alla Sala Mattarella di Palazzo dei Normanni alle 9 di martedì per proseguire poi al Museo Pasqualino fino alle sera del venerdì.

La “musica di strada” contiene molteplici tipologie di eventi che si sono andate sviluppando nel corso della storia. Nel Medioevo suonatori e cantori partecipano alle forme dello spettacolo popolare, iniziando a fissare stili e tecniche di performance, in parte ereditate dalla tradizione classica di aedi e rapsodi, che perdurano adattando forme, strumenti e tematiche al mutare dei tempi. L’uso di strumenti a corda per accompagnare il canto si può considerare un tratto costante e solo verso la fine dell’Ottocento i cantori ambulanti introducono l’uso di organetti e fisarmoniche. Altri elementi che hanno contribuito all’evoluzione del canto narrativo “per via” sono l’introduzione della stampa, che ha permesso la creazione di un mercato popolare dei “fogli volanti” e dei libretti con la riproduzione dei testi poetici, e successivamente l’invenzione dei sistemi di riproduzione del suono, che hanno costituito per i cantastorie una ulteriore prospettiva di guadagno mediante la vendita di dischi in vinile, audiocassette e compact disc. Altre forme di musica di strada a carattere narrativo riguardano i canti e le danze che in varie regioni sono tuttora eseguite in occasione di celebrazioni religiose, per il Carnevale o nei passaggi stagionali (Capodanno, Primavera ecc.). Si delinea così un ampio repertorio di pantomime e di forme drammatico-musicali basate su canti, musiche strumentali e parti recitate. A questi ambiti di indagine si correlano inoltre i cortei di carattere politico-sociale in cui il canto e i suoni pure svolgono funzioni primarie sul piano simbolico e in ordine all’aggregazione comunitaria. Così come acquistano oggi sempre maggiore incidenza le azioni di musicisti, cantori e in genere performers che scelgono la “piazza virtuale” garantita dai social networks per comunicare con il proprio pubblico. In questa prospettiva, la “musica di strada” delinea quindi un panorama straordinariamente ricco e variegato, tanto in una prospettiva storica quanto in relazione alla contemporaneità. Tra i temi che saranno trattati nell’ambito del Convegno Internazionale in oggetto si segnalano in seguenti: i cantastorie fra tradizione e modernità; il mercato dei canti narrativi dai fogli volanti al web; le forme drammatico-musicali e pantomime di carattere sacro; forme drammatico-musicali e pantomime di carattere profano; la dimensione musicale-sonora dei cortei urbani. Cinquantacinque studiosi e ricercatori provenienti da ogni parte del mondo illustreranno e discuteranno questi argomenti e i lavori saranno inframmezzati da concerti e spettacoli legati alle tradizioni orali della Sicilia.

Del comitato scientifico fanno parte, oltre Bonanzinga, Luisa Del Giudice (Ph.D. studiosa indipendente, Los Angeles), Tom A McKean (attuale presidente della Kommission für Volksdichtung, direttore dell’Elphinstone Institute di Aberdeen), Marjetka Golež Kaučič (vicepresidente della Kfv, docente nell’Istituto di Etnomusicologia dell’Accademia di Scienze e Arti di Lubiana, Slovenia), Rosario Perricone (Direttore del Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino”). La Kommission für Volksdichtung (KfV) è un’associa¬zione internazionale che nasce nel 1966 a Friburgo (Germania) nell’ambito della Société Internationale d’Ethnologie et Folklore (SIEF) allo scopo di studiare vari generi del canto folklorico e popolare. Dal 2005 diviene una associazione autonoma, stabilendo tre lingue ufficiali – inglese, francese e tedesco – per la conduzione delle proprie attività (bollettini, pubblicazioni, conferenze, convegni ecc.). Questo convegno che si terrà a Palermo sarà il secondo a essere organizzato in Italia nell’arco di mezzo secolo.