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Conferenza del prof. Gennaro D’Ippolito sulla “Grecia quale madre dell’Europa”

12-dic-2016

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“La Grecia quale madre dell’Europa alle origini di un nome e di un’idea” è il tema che svilupperà il prof. Gennaro D’Ippolito nel corso di una conferenza che avrà luogo nella sala del Consiglio della Scuola Politecnica Viale delle Scienze, Ed. 7 a Palermo, lunedì 12 dicembre 2016 alle ore 16. L’iniziativa è stata organizzata dall’Accademia Nazionale di Scienze Lettere ed Arti di Palermo.

Il tema scelto è certamente di largo interesse ed attuale, se è vero quel che pensava l’autorevole storico siciliano Santo Mazzarino, secondo il quale l’umanità vive ancor oggi quel rapporto fra Asia ed Europa, cioè fra Oriente ed Occidente, che vissero già i nostri progenitori greci nell’epoca arcaica. E per un grecista si tratta addirittura di argomento istituzionale d’insegnamento: infatti, i programmi liceali, tra le finalità assegnate allo studio del greco antico, rilevano che esso “promuove e consolida il senso storico del sorgere e del formarsi della civiltà europea”, giacché “nella civiltà greca si colgono le più lontane origini del vivere civile e della cultura europea”. Anche se il tema è stato oggetto di vasta letteratura, è opportuno riprenderlo dal momento che molte questioni rimangono aperte — molti ritengono che l’idea d’Europa abbia un’origine medioevale o addirittura moderna — e varie inesattezze circolano nella comune opinione, a partire persino dal nome, il cui etimo v’è chi considera di origine semitica, ancorché chiaramente greco, e d’altra parte la quasi totalità dei dizionari giudica oscuro. Ma la ripresa è soprattutto opportuna perché la riflessione storica sulle nostre radici greche, in questo tempo nel quale noi europei siamo chiamati a gestire una migrazione di popoli che non ha precedenti, può validamente aiutarci a restare fedeli a quella mentalità speculativa e a quegli ideali di libertà, democrazia e pluralismo che sostanziavano l’idea di Europa già nell’età di Socrate.

Gennaro D’Ippolito ha insegnato Letteratura greca nella Facoltà di Lettere e Filosofia della Università di Palermo dal 1974 al 2010, ricoprendo per ventidue anni il ruolo di professore ordinario. Ha tenuto parallelamente corsi di altre discipline, tra le quali Storia della lingua greca e Letteratura cristiana antica. È stato Direttore dell’Istituto di Filologia Greca dal 1992 al 1998. È membro del Consiglio Direttivo dell’Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici e di quello della Sezione Italiana della “International Plutarch Society”. Ha al suo attivo centodiciassette pubblicazioni, circa un terzo delle quali edite all’estero. Le direttrici tematiche della sua attività scientifica sono in particolare — oltre alla ricerca metodologica, volta ad adeguare gli strumenti filologici alla moderna scienza della letteratura anche sul versante traduttologico — la narrativa e Plutarco, fra i prosatori, e soprattutto la poesia greca, anche cristiana, in tutto il suo sviluppo diacronico, da Omero a Seferis (secondo quell’idea integrale dell’ellenismo ereditata dal Maestro, Bruno Lavagnini). Va ascritto a suo merito l’avvio di una rivalutazione del maggior poeta greco della tarda antichità, Nonno di Panopoli, segnata da un volume (“Studi Nonniani”) edito nel 1964 dalla nostra Accademia.