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Comunicazione del Rettore Midiri al Senato Accademico: solidarietà al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

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Comunicazione al Senato Accademico del Rettore, prof. Massimo Midiri, condivisa dai componenti.

 

«Care Colleghe e cari Colleghi,

come noto, da settimane il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è destinatario di attacchi provenienti da fonti estere alla Sua figura istituzionale e a ciò che Essa rappresenta.

La ragione di tali aggressioni risiede nel solo fatto che il Presidente continua a interpretare la propria alta funzione come baluardo dei valori repubblicani italiani e di quelli dell’Unione europea, rendendosi finanche tra i più autorevoli e credibili portavoce, a livello universale, della cooperazione internazionale pacifica. Il Suo recente discorso in Giappone ha peraltro rappresentato un alto monito – reso urgente dalle crisi internazionali attuali - sulla capacità autodistruttiva che l’umanità è stata in grado di generare nella sua Storia più recente, auspicando che quello resti l’unico tragico spartiacque.

Unicamente per questa Sua instancabile attività di sensibilizzazione, difesa dei nostri valori e richiamo delle coscienze, il Presidente Mattarella continua a ricevere irresponsabili aggressioni straniere.

Crediamo dunque d’interpretare un sentimento comune nel ribadire come democrazia, libertà e cooperazione internazionale pacifica rappresentino le irrinunciabili fondamenta della nostra Comunità scientifica, così come di qualunque altra, dal momento che solo grazie a esse possiamo quotidianamente svolgere il nostro lavoro, la nostra ricerca, la nostra didattica, la nostra missione universitaria e accademica. Eppure, occorre constatare che non si tratta, evidentemente, di valori oramai univocamente acquisiti e globalmente incontrovertibili.

Per questa ragione, esprimiamo al Presidente Mattarella, già illustre docente presso il nostro Ateneo, l’incondizionata solidarietà dell’Università degli Studi di Palermo e un vivo ringraziamento per la Sua costante difesa dei valori della democrazia, della libertà e della pace, che sono la quintessenza della nostra stessa Comunità scientifica e gli unici indefettibili presupposti perché essa continui a prosperare nel libero dibattito e nel pacifico confronto».