Come fare una buona gestione dei dati (RDM o Research Data Management) in un progetto di ricerca
La gestione dei dati della ricerca è prevista nella direttiva open data “Direttiva europea 2019/1024 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019 (https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32019L1024) , relativa all’apertura dei dati e al riutilizzo dell’informazione nel settore pubblico” (Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea del 26.6.2019), recepita in Italia con il decreto legislativo n. 200 dell’8 novembre 2021, entrato in vigore il 15 dicembre 2021, atteso provvedimento relativo all’apertura dei dati e al riutilizzo delle informazioni del settore pubblico. Maggiorni dettagli sugli indirizzi normativi alla pagina Progetti con finanziamenti pubblici.
Alla luce di questi provvedimenti rivestono grande importanza le politiche di Ateneo a supporto della gestione dei dati e della loro sicurezza, intesa sia come sicurezza da attacchi esterni, sia come sicurezza nelle conseguenze relative alla diffusione dei dati.
Fare una buona gestione dei dati è utile e produttivo in primis per lo stesso gruppo di ricerca, ma anche per potenziali fruitori futuri. Nella gestione dei dati sono fondamentali i backup, un eventuale software di accompagnamento per la loro lettura (ad esempio nel caso in cui si tratti di un particolare formato, anche proprietario), la presenza di una legenda (o comunque una documentazione che spieghi la natura e le modalità di calcolo di ogni singolo metadato). In generale per una maggiore consapevolezza sulle attività da svolgere per una buona gestione dei dati, può essere utile la lettura dell’OpenAIRE RDM handbook.
Si segnala consultazione del portale “OPEN-SCIENCE.IT La scienza condivisa” (https://open-science.it/), una recente iniziativa italiana portata avanti dall’ ICDI (Italian Computing and Data Infrastructure), un tavolo tecnico creato dai rappresentanti di alcune tra le principali Infrastrutture di Ricerca e Infrastrutture Digitali italiane con l’obiettivo di promuovere sinergie a livello nazionale al fine di ottimizzare la partecipazione italiana alle attuali sfide europee in questo settore, tra cui anche la European Open Science Cloud (EOSC). Il portale rappresenta uno strumento in cui trovare informazioni generali, materiale formativo, novità e aggiornamenti di carattere sia nazionale che internazionale. Nel portale sono inoltre reperibili notizie di eventi e novità rilevanti nel movimento dell’Open Science con una prospettiva internazionale e una specifica attenzione all’Italia.
Altrettanto utile strumento per i ricercatori è il manuale S-Legami!: Open Access – Manuale d’uso per i ricercatori dell’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE). La seconda edizione disponibile al seguente link https://apre.it/wp-content/uploads/2022/04/S-Legami_seconda-edizione_final_con-codici.pdf contiene svariati contenuti legati all’Open Science.
Per un elenco di strumenti di supporto e utili letture per la gestione dei dati del progetto di ricerca, si consiglia di consultare la sezione "Strumenti e pratiche l'open science".