Come faccio a sapere se posso rendere disponibili ad accesso aperto i dati del mio progetto di ricerca?
Il diritto d’autore è previsto nel caso in cui ci sia una rielaborazione creativa dei dati (vedi FAQ “Cosa vuol dire Sui Generis Database Right (SGDR)?”. Sui dati grezzi, cioè i dati raccolti in quanto tali, senza alcuna rielaborazione, il ricercatore non ha alcun diritto d’autore.
Per rendere riusabili i propri dati è necessario esporre le licenze d’uso ad essi relative.
Per quanto detto sopra, l’unica licenza legalmente corretta per il dati è la CC0, come riportato nelFact Sheet on Creative Commons & Open Science (https://zenodo.org/record/840652#.YNsoYagzY2w)..E’ sempre opportuno citare la fonte (credits).
In caso di partner stranieri nel progetto, è opportuno chiarire se ci sono obblighi di legge o regolamenti da rispettare, oppure se il dataset è di proprietà di qualche istituzione. A questo proposito è interessante consultare, sul sito CESSDA Training, una pagina con unapanoramica sulla legislazione in materia di copyright in diversi paesi europei (https://www.cessda.eu/Training/Training-Resources/Library/Data-Management-Expert-Guide/5.-Protect/Copyright/Diversity-in-copyright), tratta dalla guidaData Magement Expert Guide (https://www.cessda.eu/Training/Training-Resources/Library/Data-Management-Expert-Guide). Nell’ambito dell’organizzazione di progetto è importante stabilire i ruoli nella gestione dei dati (storage, conservazione, backup, ecc.). E’ anche molto importante stabilire chi potrà sfruttare i dati, anche in ottemperanza a requisiti di Horizon Europe, che alla fine del progetto prevede tra i deliverable l’emissione di una “Right ownership list”.
Riguardo al diritto d’autore nel caso di software, potrebbe essere necessario applicare delle restrizioni in caso di possibile uso militare, o a problemi di privacy (ad esempio profilazione degli utenti, sottoposta a limitazioni dal GDPR). Sulle problematiche di Software Licencing è utile la lettura del volume Software Licensing & Data Governance - Tutelare e gestire le creazioni tecnologiche, di Simone Aliprandi, Apogeo. Per attribuire la licenza al proprio software è molto utile un wizard, sul sito OSSWATCH, ilLicence Differentiator (http://oss-watch.ac.uk/apps/licdiff/) che aiuta il ricercatore a trovare la licenza più adatta nell’ambito del progetto di ricerca.
Come riferimento sul diritto d’autore riguardo ai dati, possono essere utili due webinar sul sito OpenAIRE:
· Aspetti legali dei dati della ricerca (https://www.openaire.eu/item/aspetti-legali-dei-dati-della-ricerca);
· Supporting researchers on the reuse of data: legal aspects to consider (https://www.openaire.eu/item/openaire-legal-policy-webinars);
due volumi di Simone Aliprandi
· Software Licensing & Data Governance - Tutelare e gestire le creazioni tecnologiche, di Simone Aliprandi, APOGEO Online;
· Creative Commons: manuale operativo - Guida all’uso delle licenze e degli altri strumenti CC, Casa editrice: SUM edizioni, Data di pubblicazione: 2013 (ottobre), ISBN: 9788890691324, Licenza: Creative Commons by-nc-sa 2.5 Italia (permalink: https://aliprandi.org/books/manuale-cc/)
tre guide sul sito OpenAIRE, a cura di Thomas Margoni:
How do I know if my research data is protected? (https://www.openaire.eu/how-do-i-know-if-my-research-data-is-protected);
How do I license my research data? (https://www.openaire.eu/how-do-i-license-my-research-data);
Can I reuse someone else’s research data? (https://www.openaire.eu/can-i-reuse-someone-else-research-data)
e inoltre il volume
Paolo Guarda, Il regime giuridico dei dati della ricerca scientifica,
Editoriale scientifica, 2021, disponibile in Open Access qui:
https://iris.unitn.it/handle/11572/315657#.YT8lzNMza3I