Collezione Storica degli Strumenti di Fisica
Ascolta
L'Università degli Studi di Palermo, al fine di coordinare le attività di promozione, conservazione, arricchimento e fruizione del patrimonio culturale e scientifico, ha istituito il Sistema Museale d'Ateneo (SiMuA), con D.R. 1576 del 09/05/2011. Del Sistema Musele d'Ateneo fa parte la Collezione Storica degli Strumenti di Fisica, esposta presso il Dipartimento di Fisica e Chimica (DiFC), nell'edificio di via Archirafi 36. La ricognizione della Collezione è iniziata nel 1997 a cura della prof.ssa Giorgia Foderà con la preparazione della tesi di Laurea in Fisica nel 2002 del dott. Vincenzo Sagone. Attualmente le attività di catalogazione e valorizzazione sono portate avanti sotto la responsabilità scientifica del prof. Aurelio Agliolo Gallitto. La collezione oggi conta più di 500 strumenti scientifici di interesse storico, di cui i più antichi risalgono all'inizio del XIX secolo. Un notevole sviluppo degli strumenti della Collezione si ebbe in seguito all'assegnazione della cattedra di Fisica Sperimentale, nel 1811, all'abate Domenico Scinà (1764-1837). Fu proprio Scinà, infatti, a chiedere all'Università di Palermo di acquistare strumenti di Fisica principalmente per fornire un sussidio didattico-dimostrativo alle lezioni in aula. A questi primi strumenti didattici, si affiancarono successivamente anche strumenti di ricerca. Circa 50 strumenti sono stati realizzati nella prima metà del XIX sec, la maggior parte di essi nelle officine locali. Tra questi vale la pena ricordare:
- il doppio cono e il cilindro impiombato che salgono sul piano inclinato;
- la sfera armillare in ottone, riconducibile al "meccanico" inglese Henry Drechsler allievo dell'illustre costruttore londinese Jesse Ramsden;
- il rifrattometro realizzato da Rosario Caruso nel 1843.
Gli strumenti della Collezione oggi riguardano diversi ambiti della fisica, quali meccanica, acustica, calorimetria, ottica, elettromagnetismo, spettroscopia e fisica moderna, a testimonianza degli interessi prevalenti della ricerca scientifica condotta a Palermo. Vale la pena ricordare anche:
- lo spettroscopio a quattro prismi di Duboscq;
- il banco ottico del Melloni, costruito dalle officine Ruhmkorff di Parigi;
- la camera a ionizzazione utilizzata da Emilio Segrè, premio Nobel per la fisica nel 1959, per le ricerche scientifiche che hanno portato nel 1937 alla scoperta del Tecneto (Technetium) nei laboratori dell'ex Istituto di Fisica dell'Università di Palermo assieme al mineralogista Carlo Perrier.
Sfera Armillare eseguita intorno al 1830 molto probabilmente da Henry Dechsler. |
Regolamenti, accordi e convenzioni
- Regolamento del Sistema Museale d'Ateneo, D.R. 416 del 04.02.2014 > pdf
- Regolamento in materia di donazioni di opere d'arte, D.R. 1181 del 03.04.2014 > pdf
- Convenzione tra il Dip.to di Fisica e Chimica e l'IIS "Damiani Almeyda - Crispi" di Palermo, 12.01.2015 > Convenzione > Richiesta rinnovo > Rinnovo
- Convenzione tra il Dip.to di Fisica e Chimica e il Liceo Classico "Umberto I" di Palermo, 07.06.2014 > pdf
Progetti
- Bando MIUR DD N. 1524 del 8 luglio 2015 - Titolo 2, “Musica e Scienza degli Strumenti”, proponente Liceo "Regina Margherita" di Palermo
Convenzione tra il Dip.to di Fisica e Chimica, il Liceo "Regina Margherita" e il Liceo Classico "Cannizaro".
Responsabile Scientifico Prof. AURELIO AGLIOLO GALLITTO
email: collezionefisica@unipa.it VoIP 091 238.99137