Citazioni aperte per la trasparenza della valutazione della ricerca
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Come dichiarato da David Shotton in un proprio articolo su Nature nel 2013 (Shotton, D. Publishing: Open citations. Nature 502, 295–297 (2013). https://doi.org/10.1038/502295a), i dati bibliografici e citazionali aperti sono molto molto importanti per permettere la riproducibilità della ricerca bibliometrica e scientometrica (che necessita di una grande mole di dati, disponibili soltanto in pochi database citazionali commerciali) e, di conseguenza, per garantire la trasparenza negli esercizi di valutazione della ricerca. Da questa idea David Shotton ha cominciato a sperimentare un dataset bibliografico basato su tecnologia web, che potesse mettere a disposizione questi dati, dando poi luogo alla creazione di OpenCitations (cfr. Database Citazionali nella sezione Bibliometria).
Nell'ambito della valutazione della ricerca, già alcuni progetti internazionali hanno citato l'importanza di avere dati citazionali aperti per garantire la trasparenza sia della ricerca in ambito bibliometrico e scientometrico (National Plan For Open Science, https://www.ouvrirlascience.fr/national-pla n-for-open-science-4th-july-2018/, San Francisco Declaration on Research Assessment, https://sfdora.org, Leiden Manifesto for Research Metrics, http://www.leidenmanifesto.org/ , Towards a reform of the research assessment system: scoping report, https://doi.org/10.2777/707440).
Inoltre COARA (https://coara.eu/), la Coalition for Advancing Research Assessment, in merito alla trasparenza nella valutazione della ricerca, cita tra le infrastrutture open science anche sistemi bibliometrici e scientometrici aperti per l'analisi e la valutazione di domini scientifici.
La citazione bibliografica è un link concettuale da un'entità citante a un'entità citata che viene inserita nel testo di un lavoro scientifico per aumentare il credito delle tesi elaborate nell'entità citante richiamando lavori scientifici già esistenti; è caratterizzata da dalla rappresentazione di questo link concettuale e dai metadati di base /titolo, autore, tipologia, anno di pubblicazione, ecc.) dell'entità citante e dell'identità citata.
Una citazione bibliografica si può definire citazione aperta quando i metadati che la definiscono sono conformi ai 5 principi definiti nel 2017 dall'Initiative for open citations (I4OC - https://i4oc.org/), nata per sensibilizzare gli editori a rilasciare i dati relativi alle bibliografie:
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sono strutturati, cioè in un formato che sia machine readable;
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separati dal lavoro scientifico, per poter essere leggibili anche da chi non ha accesso al fulltext dell'articolo;
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aperti, cioè resi disponibili con licenze che ne massimizzino il riuso;
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identificabili, cioè l'entità citante e citata devono essere univocamente identificabili perchè dotate di un persistent identifier (DOI o altri identificativi);
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disponibili, cioè deve essere possibile, combinando un protocollo aperto (come ad esempio l'http) e l'identificativo persistente, accedere ai metadati della citazione.
Riferimenti: Silvio Peroni, Open Science Cafè "OpenCitations", video YouTube, 8 febbraio 2024, https://www.youtube.com/live/mo2sF4553MY?si=G4HTcYPJhvhcwNGp