Che vuol dire “autoarchiviare” i risultati della ricerca?
L’autoarchiviazione (self-archiving) è il primo passo del processo di pubblicazione dei prodotti della ricerca all’interno di un circuito di comunicazione scientifica “open access” ed è la pratica che i ricercatori utilizzano comunemente per inserire immediatamente i risultati della propria ricerca nell'archivio istituzionale dell'Ateneo.
Il file che contiene il contributo scientifico viene depositato personalmente dall’autore (o con l’aiuto dei bibliotecari referenti) nel deposito istituzionale (archivio aperto) attraverso una procedura informatica di immissione guidata, che richiede pochi minuti ed è molto semplice, che consente di caricare il full-text e di descrivere il documento attraverso opportuni metadati (data, titolo, nome dell'autore, etc.) che ne permetteranno il riconoscimento e il recupero attraverso i motori di ricerca.