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CeRAM | Centro di Ricerca per l’Archeologia del Mediterraneo

20-set-2019

Presentazione

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L’attività di ricerca e scavo delle Missioni Archeologiche dell'Università di Palermo in Italia e all'estero, avviata da più di un cinquantennio nei vari siti della Sicilia, Grecia, Egitto, Libia e Siria, ha permesso di raccogliere una vasta documentazione archeologica relativa all’area geografica. Oltre alla Biblioteca specializzata nell'Archeologia dei Paesi del Mediterraneo, il Dipartimento dispone infatti di un Archivio archeologico composto da migliaia di documenti di varia natura, tra cui il consistente patrimonio iconografico: documentazione fotografica delle campagne di scavo, di reperti, di monumenti, siti archeologici, opere d’arte d’età classica, varie altre acquisizioni, digitalizzazioni da varie fonti e supporti, che costituisce importante risorsa per la ricerca e per la didattica.

L’Archivio si articola in differenti sezioni:

  • Fototeca: che raccoglie oltre 150.000 immagini tra diapositive, negativi, foto digitali, vetri, stampe, schedari fotografici;
  • Sezione Cartografica: planimetrie, piante, disegni, lucidi, mappe di piccolo e grande formato;
  • La collezione di Gessi artistici: riproduzioni di pregio di celebri opere scultoree d’età classica in dimensioni reali. A partire dal 2016, a seguito del progetto di manutenzione e recupero dei calchi esposti e dei pezzi conservati a deposito, da lungo tempo non più visibili, la collezione è stata riunita e completamente riordinata all’interno di un unico spazio ad essa adibito, che dal febbraio 2018 costituisce la Gipsoteca del Dipartimento;
  • Le collezioni ceramiche;
  • I Lasciti: "Legato Adriani" e "Legato Joly", le collezioni private dei due illustri studiosi donate dagli eredi all'Istituto di Archeologia, costituite dai volumi delle biblioteche dei due archeologi, da inediti, manoscritti e fotografie sull'archeologia alessandrina e libica di importante valore scientifico; 

Il Centro si è costituito al fine di attivare specifiche linee di ricerca storico-archeologica e di valorizzare l’Archivio, al fine di rendere consultabile agli studiosi un patrimonio di grande interesse scientifico, oltreché insostituibile, perché unico in Italia, più che mai adesso dati gli eventi politici che sconvolgono Africa del Nord e Vicino Oriente. 

Il laboratorio si occupa della conservazione, manutenzione, funzionamento e fruizione dell’Archivio. Attualmente, grazie al progetto attivato di concerto con l’Ateneo, è in corso il totale riordino, la digitalizzazione e la classificazione scientifica di tutti i materiali.