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COOPERAZIONE/Unipa e REHM per la crescita internazionale

15-dic-2011

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Relazioni interculturali e scientifiche, necessità di una ricerca comune volta alla conoscenza e allo sviluppo di entrambi i Paesi. È alla base di un accordo di cooperazione internazionale stipulato tra l'Università di Palermo e la REMH (Rede euroamericana de motricidade humana). La cooperazione internazionale è stata concordata al fine di garantire lo sviluppo della ricerca su campi comuni e la diffusione di essa a livello internazionale. Sono infatti, previsti tra progetti di ricerca, mobilità di docenti e studenti, corsi e convegni, titoli di studio congiunti, nuove riviste scientifiche. La convenzione con la REMH che raggruppa 26 Università del Sudamerica ed Europee, interessandosi in modo specifico di Medicina dello sport, di Posturologia e di attività motorie avrà una validità triennale e potrà essere rinnovata dopo la valutazione finale.
L’accordo firmato dal Rettore Roberto Lagalla e dal segretario Estélio H. M. Dantas, Ph. D, è stato favorito dalla Cattedra di Medicina dello sport diretta dal prof. Giuseppe Francavilla del Dipartimento di Medicina interna e specialistica, in collaborazione con l'associazione medico -scientifica “Posturalab Italia”, il prof. Giuseppe Messina, consulente scientifico della Cattedra per le Scienze posturali ed il prof. Gianluca Bianco, consulente scientifico della Cattedra per le relazioni internazionali) docenti UNIRIO.
La REHM è una organizzazione non governativa, composta da soggetti, che facendo riferimento ad uno statuto preciso, mirano a concorrere accordi bilaterali o multilaterali con università, istituti, organizzazione o singoli individui, con lo scopo di promuovere l’insegnamento, la ricerca e la divulgazione del saper in particolare in settori istruttivi o educativi, sportivi, scientifici e medici. Inoltre quest’associazione promuove e sostiene una serie di corsi professionali anche per neo-laureati, seminari e concorsi con premiazioni.
Da oggi anche l’Università di Palermo entra in questa enorme rete per lo sviluppo, e per favorire progetti di interesse comune saranno elaborati dei protocolli esecutivi che però devono rispondere alle leggi e ai singoli statuti delle università e a ciò che è stato concordato in tale accordo. Le azioni che esso prevede sono: la ricerca comune, garantendo la necessaria mobilità sia dei docenti sia dei giovani ricercatori o neo-laureati, e lo scambio di materiali scientifici al fine di una collaborazione trasparente e consapevole; la collaborazione nei percorsi formativi degli studenti di entrambe le università, prevedendo la mobilità degli studenti per periodi minimi di un semestre secondo un programma specifico, che regola i costi, le borse di studio, il soggiorno e il riconoscimento di CFU; la mobilità dei docenti nell’ambito di progetti formativi e l’elaborazione di percorsi formativi con il rilascio congiunto dei titoli;  la partecipazione comune sia ai programmi promossi dalla Comunità Europea o da organizzazione o enti, sia al coordinamento di proposte volte alla richiesta di finanziamenti per la creazione di nuove strutture di ricerca e per favorire lo sviluppo di nuovi progetti.