COOPERAZIONE/Presentati a Tunisi i primi risultati del progetto A.I.D.A.
Lo scorso dicembre a Tunisi sono stati presentati i primi risultati del progetto A.I.D.A., progetto strategico tra Italia e Tunisia di cui l’Università di Palermo è capofila.
Il prof. Giuseppe Raso, coordinatore del progetto, e i suoi collaboratori hanno organizzato a Tunisi la tavola rotonda dal tema “La cooperazione Italia-Tunisia nel dominio della salute: il contributo del progetto A.I.D.A.”, evento eccezionalmente patrocinato dall’Ambasciata d’Italia a Tunisi, dal Ministero della Salute tunisino e dal Ministero dell’Istruzione e Ricerca tunisino. L’evento, condotto dal prof. Nourredine Bouzouaia, Direttore del Biotecnopolo Sidi Thabet, ha accolto gli interventi del prof. Nabil Ben Salah, Direttore Generale del Ministero della Salute, del prof. Fathi Sallaouti, Rettore dell’Università di Tunisi EL Manar, della dr.ssa Lamia Sandid, funzionario del Ministero della Cooperazione, della prof.ssa Amel Benammar, coordinatrice locale del progetto, della dr.ssa Giada Li Calzi, Assessorato Regionale alla Salute, del dr. Bartolo Vienna, Presidente dell’AGC –Regione Siciliana. All’evento ha partecipato anche S.E. l’Ambasciatore dr. Raimondo de Cardona che ha salutato i partecipanti e si è complimentato con il prof. Raso per gli ottimi e interessanti risultati del progetto.
Il prof. Raso ha avuto modo di illustrare i risultati preliminari del progetto già pubblicati e presentati anche alla 3RD International Conference on Health Science And Biomedical Systems a Firenze, Novembre 2014.
Il progetto A.I.D.A. (acronimo francese di “Diagnosi Assistita da Computer per le Malattie Autoimmuni”) ha tra i suoi obiettivi principali il miglioramento degli studi e della diagnosi delle malattie autoimmuni (quali per esempio il diabete e la celiachia) attraverso l’applicazione di tecnologie informatiche d’avanguardia sviluppate dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Fisica e Chimica coordinato dal prof. Raso. Partner prestigiosi del progetto sono l’Istituto Pasteur di Tunisi, l’Ospedale Charles Nicolle di Tunisi, l’Università EL MANAR di Tunisi e il Ministero alla Sanità della Tunisia. Dal lato italiano i partner sono l’Università di Palermo (capofila del progetto), l’Assessorato Regionale alla Sanità, l’ASP di Trapani e la provincia di Agrigento. Collaborano inoltre al progetto gli Ospedali Buccheri la Ferla e Civico di Palermo, l’Ospedale di Sciacca, l’Ospedale Ariana e il Biotecnopolo Sidi Thabet di Tunisi.
Il progetto A.I.D.A. ha già raccolto più di 16.000 metadati con refertazione medica del test IFI per la diagnosi delle Malattie autoimmuni, il che costituisce il più grande database pubblico IFI del mondo. Sono stati già eseguiti su tale database i primi test che hanno dimostrato come il CAD (Computer Aided Detection) sviluppato da CyclopusCAD srl (spinoff dell’Università di Palermo), contribuisca sensibilmente al miglioramento delle performance diagnostiche in tale ambito. È stata inoltre creata a Tunisi la start-up “Health Management” che si occuperà di supportare la commercializzazione del prodotto CAD e di creare nuovi prodotti informatici, utili e specifici per il mercato biomedico nord africano.
Tutti i partecipanti alla tavola rotonda hanno concordato nel considerare il progetto A.I.D.A., finanziato dalla EU con 1.530.000 euro, come un progetto strategico di riferimento in ambito sanitario tra la Sicilia e il Maghreb. La missione a Tunisi del gruppo italiano è stata inoltre l’occasione per scambi scientifici e programmatici tra la nostra Università e l’Università El Manar; il prof. Maurizio Leone, Direttore del Dipartimento di Fisica e Chimica, ha infatti avuto modo di incontrare il Rettore dell’Università di El Manar e alcuni Direttori di Dipartimento nel corso di una riunione espressamente organizzata presso il Rettorato.
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