CONVEGNO/Lo spauracchio della Germania in Europa
La crisi che attraversa parte dell’Europa, ma soprattutto l’Italia, non è solamente dovuta alla finanza, ma è soprattutto una crisi di valori. Già Tacito, nella sua opera “La Germania”, dei popoli germani diceva di essi: “Più pericolosi sono i Germani con la loro libertà che non i parti con il loro regno”, dove metteva a confronto la decadenza dei costumi romani legati alla corruzione e ai vizi mentre nei costumi germanici evidenziava un tenore di vita semplice e genuino. Tutto ciò trova conferma in quello che è successo in questi ultimi anni in Germania, in cui un popolo, ha saputo risorgere dalla distruzione della guerra diventando una delle principali potenze economiche, ad unificare due nazioni senza chiedere aiuto a nessuno di cui una resa schiava da una dittatura comunista ed adesso a resistere alla tempesta dei mercati finanziari dettando le regole per uscirne fuori.
Per capire il ruolo che svolge la Germania in Europa, ma soprattutto quello svolto dal suo popolo, si svolgerà allo Steri di Palermo il seminario sul tema “Chi ha paura della Germania in Europa? Di quale Europa ha Paura la Germania? Un confronto con l’Italia alla luce dei nuovi assetti europei.
Il convegno organizzato dal Console onorario, della Repubblica Federale di Germania, di Palermo Vincenzo Militello, insieme al Goethe Institut e all’Università degli studi di Palermo e si svolgerà martedì 22 maggio 2012 alle ore 15.30 in sala Magna.
Interverranno tra gli altri, Roberto Lagalla rettore dell’Università degli studi di Palermo, Heidi Sciacchitano direttrice del Goethe – Institut di Palermo, Gian Enrico Rusconi, professore emerito, dell’Università di Torino, Christian Much, Console generale della Germania, a Napoli, Roberto Bertola responsabile di Territorio – Sicilia Unicredit, Antonio La Spina docente di Sociologia, presso l’Università degli studi di Palermo, Costanze Reuscher, corrispondente di “Die Welt” e “Arte”, Roma, Valentino Dardanoni, docente di Economia Pubblica, presso l’Università degli studi di Palermo e Roman Maruhn, giornalista e politologo.
Per gli studenti iscritti e partecipanti è prevista l’assegnazione, previa verifica, di un credito formativo Universitario.