CASO STUDIO-ITASTRA
Si riporta di seguito il Report, a cura dei docenti Maria D'Agostino, Giuseppe Paternostro e Vincenzo Pinello, inviato all'ANVUR
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL CASO STUDIO
“Oggi la Sicilia è davvero la nuova frontiera dell’Europa. Non penso all’approdo fisico e simbolico di Lampedusa. Lontano dai riflettori, nel cuore di Palermo, lo spirito dell’Erasmus rinasce aggiornato dalle nuove sfide tra i banchi della Scuola di Lingua italiana per Stranieri “ItaStra”, dove siedono spalla a spalla il fiore degli universitari venuti dal vecchio continente e dal resto del mondo e i ragazzi approdati in Italia coi barconi, i cosiddetti “minori stranieri non accompagnati” (MSNA).” Così inizia Benedetta Tobagi nel 2016 il capitolo Palermo. L’Europa che verrà del suo fortunato libro La scuola salvata dai ragazzini. Viaggio nelle classi senza confini (Mondadori 2016) che prosegue descrivendo per più di dieci pagine una realtà ancora oggi unica, non solo in Italia. “La Scuola di Lingua italiana per Stranieri “ItaStra” ha sede nell’ex convento seicentesco di Sant’Antonino, ristrutturato nel 2011, che fa parte del sistema Museale di Ateneo dell’Università degli Studi di Palermo. Qui il chiostro è diventato qualcosa di più. Insieme alle classi, è il luogo dove si toccano universi sideralmente lontani: i minori stranieri non accompagnati e l’élite studentesca internazionale. (…) L’idea era proprio questa: attraverso la mescolanza a lezione, negli spazi comuni, nei momenti di convivialità, ogni studente sarebbe stato contaminato da esperienze di vita totalmente diverse dalla propria e avrebbe acquisito, assieme alla lingua italiana, nuove prospettive sul mondo.” Pochi anni più tardi, Vinicio Ongini, in Grammatica dell’integrazione. Italiani e stranieri nelle classi, (Laterza 2019) anch’egli dedicando un capitolo a ItaStra, la conferma “punto di riferimento nel campo dell’integrazione linguistica e laboratorio di idee” con punti di contatto con la Scuola di Barbiana e con la Scuola popolare fondata da Tolstoj”, luoghi dove le barriere cadono e si fa strada l’idea di scambio e di reciprocità. Pochi mesi prima ragionando sulla parola ‘Accogliere’ sulle pagine dell’Espresso (10 ottobre 2018) Evelina Santangelo, a proposito del docufilm, Soulyemane Bah, realizzato su ItaStra e proiettato davanti a più di 1000 persone al Teatro Politeama di Palermo, ne parla come luogo da cui imparare che “la lingua è una forma di salvezza”, è una forza straordinaria.
Abbiamo scelto di iniziare la descrizione della Scuola di Lingua italiana per Stranieri - https://www.unipa.it/strutture/scuolaitalianastranieri dell’Ateneo di Palermo, non dai numeri, non dalla quantità di progetti realizzati, protocolli firmati, volumi e articoli prodotti, ricerche portate a termine, ma dallo sguardo di autorevoli intellettuali che in questi anni, insieme a tanti altri, hanno segnalato la straordinaria importanza e novità di questa realtà. La Scuola di Lingua italiana per Stranieri ItaStra dell’Università degli Studi di Palermo, centro di didattica, ricerca e innovazione nell’area dell’inclusione linguistica e della didattica dell’italiano, nasce nel 2007 con l’obiettivo di promuovere attività didattiche, di formazione, di consulenza e di ricerca nel campo dell’insegnamento dell’italiano come lingua seconda e straniera. Si tratta di una struttura che, lavorando in stretta sinergia con le realtà formative dell’Ateneo, si muove in più direzioni guardando sia ai processi di internazionalizzazione dell’Ateneo e promuovendo corsi specificamente mirati a studenti Erasmus, studenti stranieri iscritti all’Ateneo, dottorandi stranieri, visiting scholar e visiting Professors, turismo internazionale culturale e giovanile interessato a corsi di lingua all’interno di soggiorni-studio o vacanza, sia alle attività di Terza Missione in particolare sostenendo il mondo dell’immigrazione nelle sue diverse componenti (adulti, bambini e ragazzi) e tipologie (associazioni, organizzazioni, organismi pubblici, ecc.), seconde e terze generazioni. Dal 2008 ad oggi la Scuola ha registrato un forte incremento nel numero dei suoi iscritti provenienti da tutto il mondo (dall’Asia agli Usa, dall’Australia ai paesi europei) grazie alla qualità didattica dei suoi corsi di lingua. Sul versante della formazione dei docenti di italiano, la Scuola promuove percorsi formativi per docenti in servizio, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale con il quale ha siglato una convenzione, e si fa promotrice di Seminari internazionali di tecniche didattiche all’avanguardia. Per promuovere i propri fini, la Scuola sottoscrive e mette in pratica accordi internazionali con enti universitari di diverse parti del mondo. Ad oggi sono decine gli Atenei stranieri con i quali la Scuola ha stretto accordi di collaborazione sul versante didattico e della formazione, ed altri protocolli di collaborazione sono in corso di stipula. La Scuola promuove corsi mirati alla formazione e alla certificazione linguistica di immigrati soggiornanti in Italia, con particolare attenzione ai minori stranieri non accompagnati e alle donne. In particolare negli anni 2015-2019 la città di Palermo è stata luogo di arrivo di imponenti flussi migratori “by boat” che hanno richiesto la costruzione in una rete di supporto unica in Europa. ItaStra e gli spazi universitari dell’ex Convento di S.Antonino sono stati fra i protagonisti di questa straordinaria attività di accoglienza e di inclusione linguistica nei confronti delle nuove migrazioni. In particolare ItaStra si è occupata di Minori Stranieri non Accompagnati (MSNA) e Richiedenti Asilo con molteplici direzioni di lavoro: 1. inclusione linguistica (migliaia di MSNA e Richiedenti asilo sono stati inseriti in corsi di lingua italiana e di alfabetizzazione), 2. formazione (un migliaio di docenti e operatori dell’accoglienza formati), 3. ricerca applicata (creazione di una linea di ricerca sull’inclusione per MSNA e sulla didattica linguistica per analfabeti con anche prodotti multimediali), 4. attività di sostegno individuale allo studio per MSNA. 5.comunicazione al territorio attraverso progetti artistici di alta qualità (teatro, musica, arti visive). L’attività della Scuola, che cresce di anno in anno è differenziata e si muove su più livelli, nell’intento comune di mettere l’apprendere al centro dell’attività didattica e di proporre un modello di lingua aperto agli usi, alla cultura, al territorio, al sociale....leggi tutto