"Biologia delle immagini" seminario nell'ambito del ciclo "Antropologia dell'arte"
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Giovedì 6 giugno alle 15.00, nell'ambito del ciclo di seminari Antropologia dell'arte (Palermo, 18 aprile-20 giugno 2019), all'Accademia di Belle Arti di Palermo (Palazzo Fernandez, aula 5), si terrà il seminario Biologia delle immagini di Michele Cometa.
La questione dell’evoluzione delle immagini rende ineludibile per la visual culture contemporanea il confronto con discipline come l’archeologia cognitiva, la biologia evoluzionistica e l’antropologia culturale. Ciò implica un profondo ripensamento di questioni che discendono direttamente dall’estetica di Darwin così come è stato formulato nei pioneristici libri di Winfried Menninghaus o dalle neuroscience contemporanee, come nel caso esemplare della collaborazione tra David Freedberg e Vittorio Gallese.Si tratta infatti di ricostruire le life histories delle immagini/picture come se si trattasse di esseri viventi. Si tratta di appurare se c’è spazio per una “storia naturale delle forme” o per una “biologia delle immagini”, così come era stata pensata già nella seconda metà del XIX secolo in Germania, in Inghilterra e negli Stati Uniti. Le immagini dunque accompagnano tutta l’evoluzione dell’homo sapiens e grazie a questa continuità biologica siamo ancora implicati nella rete di relazioni che i nostri antenati instauravano con le immagini. Va notato che la distanza evolutiva che separa le prime testimonianze figurative di Chauvet, il periodo della nascita del pensiero simbolico e forse dell’arte, con quelle di Lascaux è altrettanto e forse più grande di quella che separa Lascaux da noi. Non è del tutto peregrino dunque pensare che le nostre attitudini artistiche, almeno dai tempi di Lascaux, Chauvet e Hohlenstein-Stadel siano caratterizzate da un unico Kunstwollen, sia che esso si basi sulla religione, sulle forme sociali che hanno determinato e condizionato la produzione delle immagini o sullo sviluppo del linguaggio.