BILANCIO/Finanze risanate, corsi di laurea dal 2012 vincolati al lavoro
L’Ateneo di Palermo si avvia al definitivo risanamento, approvando il bilancio consuntivo 2010 con circa 13 milioni e 300 mila euro di deficit, un miglioramento della previsione di circa 300 mila euro. Ma soprattutto chiudendo la partita del deficit strutturale (comprensivo cioè sia del 2010 sia dei debiti pregressi) con soli 15 milioni di euro, nonostante Roma abbia tagliato oltre 20 milioni del fondo di finanziamento ordinario dal 2008 a oggi (passato da 255 a 231 milioni di euro). “Se non ci fossero stati questi tagli – dice il rettore Roberto Lagalla – chiuderemmo il bilancio in attivo, risultato inimmaginabile per un Ateneo che 2008 era dato per spacciato”.
Un cambio di rotta drastico per un’Università che dal 2005 al 2009 viaggiava a ritmo di 30-40 milioni di euro all’anno di deficit, solo fino al 2008 colmato dall’avanzo di amministrazione, poi completamente eroso. Risultati che sono stati illustrati stamattina dal rettore in una conferenza stampa alla presenza tra gli altri del direttore amministrativo Antonio Valenti, del presidente della commissione in Cda Affari del Personale Mario Enea, della commissione Risorse finanziarie Daria Coppa, del consulente del rettore in materia amministrativa e contabile Salvo Cincimino, del consulente del rettore per il controllo di gestione dell’Ateneo Michele Battaglia, dei dirigenti dell’Università , dei rappresentanti sindacali. “Abbiamo seguito criteri di ristrutturazione aziendale – dice Daria Coppa – pur muovendoci all’interno di una struttura pubblica”.
“Un traguardo che siamo riusciti a tagliare – aggiunge il rettore – grazie al blocco del turn over, all’abolizione del biennio aggiuntivo per i professori, all’accorpamento dei dipartimenti passati dagli 81 del 2008 agli attuali 33, alla riduzione dei trasferimenti agli stessi dipartimenti che hanno trovato risorse finanziarie all’esterno, grazie alla rimodulazione delle tasse agli studenti, con i quali abbiamo sottoscritto in cambio un patto che stiamo onorando in ogni punto”. E quindi ecco la restituzione delle tasse ai meritevoli, che riguarda 200 studenti di reddito compreso tra le fasce 0 e 2 che si sono laureati con un voto tra 105 e 110, la prima volta in cui l’Ateneo di Palermo mette in campo quest’iniziativa. Ecco i corsi di tutorato speciale per le “materie scoglio” (quelle su cui si arenano gli studenti, individuate dal Cot per ogni corso di laurea”, che sono ai blocchi di partenza: si svolgeranno tra giugno e settembre con corsi mirati. Ecco la realizzazione delle sale studio al Polididattico di viale delle Scienze. Ecco l’approvazione nell’ultimo Senato accademico di un documento con cui si stabilisce che i corsi di laurea (passati da 200 a 138 dal 2008 a oggi) saranno dal prossimo anno, il 2012-2013, elaborati sulla base di linee guida che li vincolino alle prospettive occupazionali, sulla base dei dati offerti dai consorzi universitari per il placement.
Novità anche per la ricerca: a luglio saranno avviate le procedure per l’assunzione di 90 ricercatori (concorsi già banditi) e altri 61 posti saranno banditi a breve. Novità anche nel campo dell’internazionalizzazione: gli studenti comunitari sono inquadrati in una fascia inferiore rispetto al loro reddito, e quelli extracomunitari sono sempre considerati a fascia zero. Appena avviate le convenzioni con Malta e con Tunisi per corsi di inglese e di arabo per gli studenti di Palermo.