Analisi territoriali tramite applicativi SIT in contesti geotopografici della Sicilia
Responsabile della ricerca: Prof. Oscar Belvedere (PRIN 2007)
Il programma prevede la realizzazione di una cartografia archeologica tematica, basata su una indagine capillare sul terreno, eseguita con il metodo della prospezione sistematica e intensiva, una cartografia che non si limiti a registrare solo gli insediamenti antichi per fasi cronologiche, ma che costituisca un vero e proprio sistema informativo territoriale di una data regione nell’antichità, interrogando il quale si possano gestire e rappresentare i tematismi più diversi ed effettuare analisi territoriali complesse.
A tal fine si prevede di realizzare o implementare ulteriormente alcuni SIT dedicati alle diverse aree di indagine, redatti tramite le versioni 8.3 e 9.3 di ArcView, oggi l'applicativo universalmente usato per la gestione e la redazione della cartografia tematica.
La base di partenza del progetto è costituita dalle prospezioni archeologiche dei territori di Himera e di Alesa, sulla costa settentrionale della Sicilia e del comprensorio della villa tardo romana di Cignana (Liciniana) nell'Agrigentino, dove negli anni passati sono state condotte numerose canmpagne di prospezione archeologica e altre sono in programma nel futuro.
Per completare le indagini sul terreno è necessario portare a termine la ricostruzione paleoambientale, i cui studi sono già definiti per il territorio di Imera e in corso per quello di Alesa, in progetto per Cignana. Le indagini geologiche e le analisi palinologiche sono condotte in collaborazione con il Dipartimento di Geologia dell'Università di Palermo (prof. V. Agnesi), con la prof.ssa Simonetta Monechi del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze e con il prof. Simon Troelstra della Vrje Universiteit di Amsterdam.
Si passerà quindi all’analisi da telerilevamento, condotta non solo sulle fotografie aeree, ma anche su immagini satellitari, e per il territorio di Alesa su una ripresa appositamente effettuata nell’ambito del progetto LARA del C.N.R., utilizzando il modulo MIVIS (Multispectral Infrared and Visible Imaging Spectrometer), in grado di registrare contemporaneamente le radiazioni provenienti dalla superficie terrestre nel visibile, nell’infrarosso vicino e nel termico. Utilizzando, inoltre, il software di gestione delle immagini da telerilevamento ZMap, sarà possibile elaborare le riprese aeree e da satellite, sia per il riconoscimento delle tracce di attività umana, sia utilizzando il DEM (Digital Elevation Model), già disponibile per entrambe le aree per sviluppare altre cartografie tematiche. Le analisi da telerilevamento sono condotte in collaborazione con il Dipartimento di Rappresentazione dell'Università di Palermo (prof. B. Villa).
Ci si propone inoltre di elaborare ulteriormente i dati, mediante una serie di interrogazioni del sistema, cercando di comprendere meglio il valore dei risultati raggiunti negli anni precedenti, mettendo in rapporto la produttività archeologica di ogni formazione con la visibilità del suolo e con i caratteri morfologici della stessa e le condizioni del ritrovamento; si elaboreranno in tal modo una serie di analisi statistiche, punto di partenza per il riconoscimento del ruolo che i fattori ambientali, ma anche quelli economici, politici o religiosi, hanno avuto sulle scelte insediative delle comunità umane.
Il confronto tra le tracce di attività umana e dell’insediamento, registrate nella carta archeologica, e i diversi aspetti del territorio indagato, rappresentati nelle carte elencate e evidenziati dalle analisi territoriali, permetterà di comprendere il significato storico degli interventi delle comunità umane nelle aree di studio e di analizzare i mutamenti nel paesaggio dovuti all’attività umana e il processo di formazione di alcuni caratteri del paesaggio attuale.
Si farà ricorso pertanto alle potenzialità del sistema "ArcView" per la gestione, l'integrazione e l'elaborazione dei dati distribuiti sul territorio, superando così le tradizionali carte tematiche.
Tutto il programma ha importanti ricadute all'esterno, grazie alla redazione di carte archeologiche e del rischio archeologico, obiettivo finale della ricerca. I fruitori potenziali sono le Soprintendenze Archeologiche e gli Enti Locali, in particolare i Comuni.