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Al via il Progetto ReMePP per ricostruire gli effetti dei livelli passati di CO2 sui rischi naturali nell’area del Mediterraneo

7-feb-2024

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Si è tenuta lunedì 29 gennaio 2024, nella Aula A della Sezione di Botanica, Antropologia e Zoologia del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche Chimiche e Farmaceutiche (STeBiCeF) dell’Università degli Studi di Palermo, la prima riunione del Progetto “Response of Mediterranean marine calcifiers to CO2 variability during time windows in the Plio/Pleistocene” (ReMePP), di cui è Responsabile nazionale il Prof. Antonio Caruso, Ordinario del S.S.D. GEO/01.

ReMePP – spiega il Prof. Antonio Caruso - è un progetto ambizioso finanziato nell’abito del bando PRIN 2022 PNRR, che si propone di ricostruire con un approccio multidisciplinare gli effetti dei passati livelli atmosferici di CO2 sulla produttività globale dei produttori marini di carbonato di calcio, coccolitoforidi e foraminiferi, attraverso lo studio di successioni mediterranee selezionate che rappresentano intervalli temporali chiave Neogene-Quaternari di importanti spostamenti di CO2, durante diversi periodi climatici transitori. Di rilevante interesse è il Mediterraneo, particolarmente esposto a rischi naturali, in termini di desertificazione, acidificazione delle masse d’acqua e perdita di biodiversità.”

All’incontro hanno partecipato il Direttore del Dipartimento STeBiCeF, Prof. Vincenzo Arizza, docenti e ricercatori coinvolti nel progetto tra i quali, per UniPa, lo stesso Prof. Antonio Caruso, la Dott.ssa Antonella Maccotta, e il Dott. Dario Savoca del Dipartimetno STeBiCeF, e la Prof.ssa Giovanna Scopelliti del Dipartimento DiSTeM; mentre per l’Università di Bari “Aldo Moro”, la Responsabile locale, Prof.ssa Patrizia Maiorano, e le docenti Prof.ssa Angela Girone e Prof.ssa Maria Marino; ed inoltre, la dottoranda Paola Guccione, del XXXIX ciclo del dottorato di interesse nazionale (DIN): Earth processes and management of resources and risks for a resilient society and territory”, dell'Università di Bari, la dottoranda Marina Addante, del XXXVI ciclo dottorato in Geoscienze, dell'Università di Bari, la dottoranda Monica Pernice, del XXXVI ciclo del Dottorato in Scienze e tecnologie ambientali, geologiche e polari, dell'Università di Siena, e gli studenti Greta Militello e Stefano Fasone del Corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche di UniPa.