Al prof. Matteo Mandalà, il titolo di “Akademik Nderi”
Nel corso di una solenne cerimonia svoltasi il giorno 28 ottobre 2016 nell’Aula Magna “Aleks Buda” dell’Accademia delle Scienze di Tirana è stato conferito al professor Matteo Mandalà, ordinario presso il Dipartimento di “Culture e Società”, il titolo di “Akademik Nderi” (“Accademico Onorario”) con la seguente motivazione:
“Albanolog i mirënjohur; historian dhe studiues i letërsisë arbëreshe dhe shqipe prej fillimeve deri në kohën e sotme, filolog e botues i shkrimeve dhe veprave shqip në disa periudha letrare; intelektual me interesa të gjerë dhe dijetar me ndihmesa origjinale në disa fusha të dijes kombëtare; përfaqësues i shquar i mendimit shkencor shqiptar në gjithë botën e sotme akademike-universitare.”
“Stimato albanologo, storico e studioso della letteratura arbëreshe e albanese antica e contemporanea, filologo ed editore di importanti opere appartenenti a diversi periodi storici, intellettuale di vasti interessi che ha offerto contributi originali in vari campi del sapere albanologico, illustre rappresentante del pensiero scientifico albanese presso l’odierna comunità accademica-universitaria”
Durante la cerimonia di consegna della pergamena sono intervenuti il Presidente dell’Accademia delle Scienze, prof. Muzafer Korkuti, la responsabile della Sezione di Scienze Umane e Letterarie, prof.ssa Floresha Dado, il prof. Francesco Altimari in rappresentanza della comunità scientifica degli albanologi italiani e S. E. l’Ambasciatore d’Italia in Albania, dr. Alberto Cutillo, che il prestigioso riconoscimento al prof. Matteo Mandalà costituisce un consolidamento delle ottime relazioni tra i due paesi e un augurio per i promettenti sviluppi futuri dei rapporti culturali tra le istituzioni universitarie e accademiche italo-albanesi.
La cerimonia si è conclusa con la lezione inaugurale del nuovo anno accademico tenuta dal prof. Matteo Mandalà sul tema “Vendi i veprës së Ismail Kadaresë në letërsinë bashkëkohore” (“L’opera di Ismail Kadare nel contesto della letteratura contemporanea”).