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Acquisizione degli immobili denominati “ex Opificio Raspanti”

27-giu-2024

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L’acquisizione degli immobili "Ex Opificio Raspanti, costituiti da due appartamenti e da un ex Opificio, situati in posizione attigua al complesso di Sant’Antonino, (quest’ultimo già in uso all’Ateneo) consentiranno, mediante successiva ristrutturazione, il miglioramento dell’offerta formativa attraverso il potenziamento del numero di aule, di uffici e dei servizi.

L’acquisizione dell’ex Opificio Raspanti, inoltre, consentirà di eliminare il pericolo che incombe su alcuni spazi del Complesso monumentale di Sant’Antonino a causa della ciminiera dell’ex Opificio Raspanti, per la quale il Comune di Palermo ha emesso ordinanza di messa in sicurezza nei confronti dell’attuale proprietà degli immobili, inibendo la fruizione di alcuni spazi esterni e di una delle aule del complesso

Su richiesta dell’Ateneo, l’Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale di Palermo, ha trasmesso la relazione con la stima del valore di mercato più verosimile dell’ex Opificio Raspanti, come di seguito indicato:

Appartamenti

Appartamento al piano terra esteso m2 189,00;

- Appartamento al piano secondo con locali accessori e balconi, esteso m2 257,00;

Opificio

- Superficie coperta piano terra m2 686,00;

- Superficie coperta piano primo m2 574,00;

- Area esterna di pertinenza esclusiva estesa m2 420,00

L’Agenzia delle Entrate, nella relazione di stima, ha valutato il complesso immobiliare all’attualità e per l’intera quota del diritto di proprietà, in 837.000 euro.

La proprietà, riscontrando la proposta di acquisto di 560.000 euro avanzata dall’Ateneo, ha formulato una controproposta di 700.000 euro.

L’Area Edilizia, Servizio Tecnico e Sostenibilità ha effettuato una stima sommaria dei costi necessari per la ristrutturazione dell’immobile, in relazione alla consistenza ed alla futura destinazione d’uso (aule, servizi e spazi annessi), sinteticamente quantificata in 7.000.000 di euro circa, comprensivi di somme a disposizione dell’Amministrazione ed I.V.A., ai quali devono essere aggiunti i costi di gestione annuali per i locali di nuova realizzazione, ipotizzabili complessivamente in 180.000 euro circa.

Il costo dell’acquisizione dell’ ex Opificio Raspanti graverà sul progetto contabile, previsto dalla Direzione Generale nel budget di previsione 2023, da destinare ad acquisizione di immobili.