Accesso Civico "semplice"
L’Accesso civico “semplice”
Art. 5, comma 1, del D.Lgs. 33/2013 modificato dall’art. 6 del D.Lgs. 97/2016
Che cos’è
L’accesso civico “semplice” è il diritto di richiedere la pubblicazione di documenti, informazioni o dati per i quali sussistono specifici obblighi di trasparenza, nei casi in cui le pubbliche amministrazioni abbiano omesso la pubblicazione, prevista dalla normativa vigente.
Chiunque può esercitare l’accesso civico. La relativa richiesta non è, infatti, sottoposta ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente, non deve essere motivata ed è gratuita.
La richiesta di accesso civico deve essere presentata al Responsabile della Prevenzione della corruzione e della Trasparenza (RPCT) e, in caso di ritardo o di mancata risposta, al Titolare del potere sostitutivo.
Responsabile della Prevenzione della corruzione e della Trasparenza (RPCT) è il Direttore Generale, Dott. Antonio Romeo.
Ai sensi dell’art. 18, comma 1, del Regolamento sul diritto all’accesso documentale, civico e generalizzato dell’Università degli Studi di Palermo, Titolare del potere sostitutivo è il Responsabile del Servizio Prevenzione della corruzione e trasparenza, normativa di ateneo, privacy e servizio ispettivo, Dott.ssa Chiara Terranova.
Come esercitare il diritto
Per presentare una richiesta di accesso civico “semplice” è disponibile un modulo da compilare e firmare. Il richiedente deve identificare i dati, le informazioni e i documenti oggetto dell’istanza, in modo da consentirne l’identificazione da parte dell’Amministrazione (non sono ammissibili, cioè, richieste meramente “esplorative”).
L’Amministrazione non è tenuta a formare o raccogliere, o altrimenti procurarsi, informazioni, dati o documenti che non siano già in suo possesso al momento del ricevimento dell’istanza.
La richiesta è gratuita, salvo il rimborso del costo effettivamente sostenuto e documentato dall’Ateneo per la riproduzione dei suddetti materiali, e non dev’essere motivata. Deve, però, permettere all’Amministrazione di identificare il richiedente, in quanto ciò è indispensabile ai fini di una corretta ed efficace gestione delle domande di accesso generalizzato.
Modalità di presentazione della richiesta
La richiesta può essere trasmessa/consegnata in una delle modalità seguenti:
- A mezzo PEC all’indirizzo pec@cert.unipa.it;
- A mezzo E-MAIL all’indirizzo urp@unipa.it, allegando copia del documento di identità in corso di validità del richiedente. La firma dovrà essere accompagnata dal nome in chiaro del sottoscrittore;
- A mezzo POSTA indirizzata all’Ufficio Relazioni con Pubblico (URP) dell’Università degli Studi di Palermo, Salita Intendenza n. 1 – 90133 Palermo, allegando copia del documento di identità in corso di validità del richiedente. La firma dovrà essere accompagnata dal nome in chiaro del sottoscrittore;
- A MANO con consegna all’Ufficio Gestione del Protocollo dell’Università degli Studi di Palermo, Piazza Marina, 61 – 90133 Palermo, allegando copia del documento di identità in corso di validità del richiedente. La firma dovrà essere accompagnata dal nome in chiaro del sottoscrittore.
La Procedura
Il Responsabile della Prevenzione della corruzione e della Trasparenza (RPCT), cui è presentata l’istanza di accesso civico, è tenuto a pronunciarsi nel termine di trenta giorni dalla presentazione dell’istanza medesima, dando riscontro al richiedente.
Qualora sia stata omessa la pubblicazione, il RPCT provvede a comunicare al richiedente l'avvenuta pubblicazione del documento, dell'informazione o del dato richiesto, indicandone il relativo collegamento ipertestuale, previo adempimento del Dirigente o del responsabile della Posizione Organizzativa competente.
Se il documento, l'informazione o il dato richiesti risultassero già pubblicati, nel rispetto della normativa vigente, il RPCT indica al richiedente il relativo collegamento ipertestuale.
In caso di ritardo o mancata risposta nei termini da parte del RPCT, il richiedente può ricorrere al titolare del potere sostitutivo, individuato, in base a quanto disposto dall’Art. 2, co. 9-bis della l. 241/1990, nel Direttore Generale dell’Università degli studi di Palermo.
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