Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

ATENEO/UniPa ottiene finanziamento europeo "EuroJust- civile"

8-nov-2012

Ascolta

L’Università di Palermo è l'unico ateneo di Italia ed il primo in Europa (insieme con l'Università di Leiden e di Maribor) ad avere ottenuto il finanziamento previsto con la selezione dei progetti per la "Giustizia Civile" cioè per le innovazioni in materia di società e diritto (civile) europeo.
I progetti selezionati sono solo 23 su 72 presentati (sono stati esclusi ben 48 progetti tra cui quelli presentati dal CSM italiano, dall'università di Genova, Cagliari e Padova). Il successo è completato dalla circostanza che, con 620.000 euro, si tratta del quarto "maggior finanziamento" concesso dall'U.E. in questa circostanza.
Il progetto intitolato "E-medi@te" è stato elaborato e presentato da Antonello Miranda, Salvatore Casabona e Alessandra Pera, docenti di “Diritto Comparato” della Facoltà di Scienze Politiche e componenti del Dipartimento di Studi Europei e dell'Integrazione Internazionale - D.E.M.S.
“Al nostro progetto, calorosamente supportato dal Direttore del Dipartimento Giovanni Fiandaca – afferma Antonello Miranda - si sono accodate università olandesi, greche, cipriote e spagnole ed alcuni enti di ricerca tra cui il Cresm. Da una prima analisi dei dati in nostro possesso ciò che è maggiormente piaciuto del nostro progetto è stata la piattaforma interdisciplinare e l'apporto scientifico e progettuale fornito dai diversi gruppi e docenti di diverse discipline socio – giuridico – economico - culturali tutti afferenti al D.E.M.S. A rendere ancor più "interessante" il successo dell'iniziativa è la circostanza - sottolinea ancora Miranda - che il progetto è stato redatto insieme e grazie al gruppo di nostri collaboratori della società "Keystone" ovvero ex-studenti della nostra università e facoltà che, formatisi proprio al DEMS con il corso di progettazione europea, hanno saputo così bene mettere a frutto quanto hanno imparato proprio qui nella nostra Università”.
Il progetto durerà due anni e, come tutti i progetti europei, sarà sottoposto ad un rigido controllo sui risultati. Il complesso iter burocratico è stato seguito dal personale amministrativo del D.E.M.S. coordinato da Mario Gagliano.