ATENEO/Si è dimesso il Pro-Rettore vicario Ennio Cardona: "Lascio per motivi personali"
“Desidero informarvi che dal prossimo 3 settembre cesserò, a seguito di dimissioni volontarie, dal mio ufficio di Pro-Rettore Vicario dell’Ateneo”. E’ l’incipit della lettera con cui il Pro-Rettore vicario Ennio Cardona, comunica alla comunità accademica che da lunedì prossimo sarà dimissionario dell’ufficio che ricopre dal mese di novembre 2008 come primo collaboratore del rettore Roberto Lagalla. La nota è stata inviata ai componenti il Nucleo di valutazione, ai Revisori dei conti, ai componenti il Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione, al direttore amministrativo Antonio Valenti, ai docenti e al personale tecnico e amministrativo dell’Università di Palermo.
“Sono stato indotto a questo passaggio, certamente non facile per me, da motivi strettamente personali – si legge ancora nella nota -. Spero di avere testimoniato, in questo lungo periodo di collaborazione nella gestione attiva dell’Ateneo, l’attaccamento che nutro nei confronti di questa nostra Università.
Il costante rapporto con i componenti degli Organi Collegiali sulle diverse tematiche oggetto di necessaria attenzione in questi anni, mi hanno sempre fatto percepire una condivisione nell’azione da me svolta. Ed ancor di più per questo motivo che lascio il mio ufficio con profondo dispiacere.
Riprendo comunque con serenità e rinnovato impegno le mie attività accademiche di didattica e di ricerca, con dedizione di chi vuole continuare a dare il suo pur modesto contributo per la crescita delle nostre giovani generazioni e per una sempre maggiore affermazione dell’Università di Palermo”.
Il Rettore Roberto Lagalla così ha commentato la decisione del prof. Cardona di lasciare l’incarico di Pro-Rettore vicario. “Con atto di ammirevole e non comune sensibilità istituzionale, il prof. Ennio Cardona, Pro-Rettore Vicario sin dal mio insediamento, ha ritenuto di rassegnare, con decorrenza 3 settembre p.v., le sue dimissioni dall’incarico, avendo lo stesso voluto privilegiare un’interpretazione letterale – e, in qualche modo, restrittiva – delle sopravvenute norme che regolano la compatibilità tra l’appartenenza al Consiglio di Amministrazione (al quale, peraltro, il Pro-Rettore partecipa senza diritto di voto) e l’attribuzione di contratti entro il quarto grado di parentela. La scelta conferma le doti umane e lo spessore etico del prof. Cardona e – per quanto mi riguarda, sicuro di interpretare anche il generale sentimento dell’Ateneo – non posso che esprimerGli sincera e grata riconoscenza per il lavoro svolto in questi anni, con discrezione, impegno ed assoluta dedizione all’istituzione. Certamente, l’Ateneo si avvarrà ancora del Suo significativo apporto di competenze e della preziosa esperienza da lui maturata nel campo della cooperazione universitaria nei Paesi in via di sviluppo”.