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ATENEO/Piano di rientro, all’asta 24 immobili, all'Hotel De France gli uffici

18-nov-2009

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La vecchia sede della facoltà di Scienze della Formazione di via Pascoli, ancora in corso di valutazione, il complesso di San Ciro sulla strada di Monreale, il cui prezzo di partenza sarà di  2 milioni e mezzo di euro, quattro esercizi commerciali e tre appartamenti, tutti in via Montepellegrino, il cui valore si aggira complessivamente su 1 milione e 100 mila euro: sono questi i primi beni che l’Università di Palermo metterà all’asta entro dicembre. Successivamente saranno venduti altri quindici appartamenti che devono ancora essere stimati e per i quali devono essere completate le procedure al Catasto.  In tutto ventiquattro immobili, che - a eccezione di via Pascoli e del complesso di San Ciro - sono nella disponibilità dell’Ateneo a seguito di lasciti testamentari. L’Università conta di ricavare dalla loro vendita circa 10 milioni di euro, una manovra che fa parte del piano di rientro che il rettore Roberto Lagalla ha illustrato insieme con Price WaterhouseCoopers, la società chiamata per certificare i bilanci pregressi.
“Nell’ottica di contenere le spese e aumentare le entrate – ha detto Lagalla – entro dicembre saranno lasciati tutti gli immobili che l’Università ha adesso in affitto e sarà avviata la vendita all’asta dei beni non necessari a fini istituzionali”. I dipendenti dell’Ateneo che occupavano edifici in affitto saranno ridistribuiti nei poli di viale delle Scienze, dello Steri, ma soprattutto dell’ex Hotel de France di piazza Marina, dove due piani sono stati destinati a uffici e altri due a foresteria per docenti fuori sede, “una struttura splendida che è appena stata completata – dice il rettore – e che inaugureremo presto”.
Parallela al piano di rientro, la riorganizzazione della macchina amministrativa appena approvata dal Consiglio di amministrazione, con il nuovo modello che vede sette aree dirigenziali cui si affianca, su indicazione del direttore amministrativo Antonio Valenti, un’area servizi che aggrega le tre strutture fortemente informatizzate, cioè il Centro universitario di calcolo (Cuc), il servizio bibliotecario d’Ateneo e le segreterie degli studenti, che lavoreranno insieme per processi e non per pratiche. “Segreterie per le quali – ha aggiunto Lagalla – è stato appena costituito un gruppo di lavoro per migliorare le performance, perché nonostante l’impegno degli operatori, a volte al limite dell’abnegazione, i servizi offerti non sono ancora soddisfacenti. Bisogna migliorare gli spazi, le procedure informatiche, i processi organizzativi. Un impegno che prendiamo con chi dovrà immatricolarsi all’anno accademico 2010-2011”.
Nell’ambito di un incontro con la stampa, sono stati diffusi i dati sulle immatricolazioni dell’anno in corso, in totale 10.560 nuovi iscritti, mille in più dell’anno scorso a fronte di una riduzione dei corsi di laurea dei 22 per cento.