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APPELLO/Giornata di solidarietà internazionale col popolo greco

17-feb-2012

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Nel suo Mémoire sur l’état de la civilisation dans la Grèce,  letto alla prestigiosa  Société des Observateurs de l’homme il 6 gennaio 1803, il dotto greco Adamàntios Koraìs  tratteggiava la situazione della ‘nazione’ greca e l’atteggiamento delle nazioni europee nei suoi confronti con parole amare e ad oggi assolutamente attuali, delle quali fornisco qui di seguito la traduzione.

 Chi si senta di condividerle è pregato di farmi pervenire la propria adesione (disalvoines@libero.it ).  L’elenco delle firme sarà inoltrato alla stampa italiana e greca in segno di solidarietà col troppe volte martoriato popolo greco.

Riguardo alla situazione odierna, basta forse ricordare una sola cosa: nelle scuole greche sono state istituite con grande urgenza mense pubbliche, in seguito ai molteplici svenimenti PER FAME dei bimbi e dei ragazzi che le frequentano.

 

SCRIVE DUNQUE KORAIS

Certi viaggiatori europei, qualcuno senza aver mai messo piede in Grecia, evidentemente convinti che, per conoscere una nazione, non sia affatto necessario informarsi dello stato in cui versa, volendo rappresentare lo stato dei Greci moderni, non ce ne hanno offerto che una caricatura.

In base ad un calcolo che non rende onore né alle loro menti né ai loro cuori, tali osservatori hanno caricato sulle spalle delle odierne generazioni di Greci gli sbagli e gli errori delle generazioni passate. Non si sono accorti, o non si sono voluti accorgere, che i Greci di oggi sono la vittima sacrificale di errori dei quali essi non sono responsabili.  Privi di ogni risorsa finanziaria, da tutti abbandonati, oggetto ora di un interesse effimero, ora di una sterile pietà, ma, per lo più, di una deprimente indifferenza, ma che possono e devono  fare questi Greci di oggi?

A tutti un grazie,

Ines Di Salvo P.A. Lingua e Letteratura Neogreca - Università degli Studi di Palermo.