AD HONOREM/A Pippo Madè la laurea magistrale in Scienze della Formazione continua
Ha raccontato la Sicilia nel mondo attraverso segni tipicamente mediterranei, che vanno oltre il semplice realismo e che, con il tratto e il colore, esprimono la storia dell’Isola, con le sue gioie e le sue sofferenze.
Il pittore Pippo Madè, al secolo Giuseppe Lo Cicero, è stato insignito della Laurea magistrale “ad honorem” in Scienze della Formazione continua che gli è stata conferita dall’Università di Palermo, nel corso di una cerimonia che si è svolta nella sala Magna dello Steri.
La manifestazione è stata introdotta dal Rettore dell’Università degli Studi di Palermo Roberto Lagalla il quale ha sottolineando, l’impegno Sociale e i rischi personali, riconducibili ai temi dell’antimafia che l’Artista palermitano ha dovuto superare, nella sua lunghissima carriera, è seguita la lettura della motivazione del prof. Piero Di Giovanni della Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale e la Laudatio del prof. Gioacchino Lavanco, coordinatore del Corso di Laurea in Scienze della Formazione continua. Successivamente è stata la volta del maestro Madè che ha tenuto la Lectio magistralis su: “Una vita d’arte per l’arte”.
Alla cerimonia di conferimento, sono intervenuti tra gli altri il card. Paolo Romeo, il direttore della Biblioteca degli Uffizi Claudio Di Benedetto, lo Storico dell’Arte Adriana Mastrangelo Adorno, il Presidente dell’Aci Palermo Angelo Pizzuto, il Colonnello Pierluigi Solazzo - Comandante del Gruppo Carabinieri di Monreale.
Importanti, nel percorso artistico del neo-laureato, sono stati gli incontri con Renato Guttuso, Domenico Purificato, Orfeo Tamburi, Ignazio Buttitta e Gianni Dova e la collaborazione con scrittori del calibro di Michele Pantaleone, Nino Muccioli, Benito Li Vigni e Giuseppe Quatriglio.
L’itinerario spirituale di Madè è pure segnato dal rapporto con il Pinocchio di Collodi e dai temi sacri dedicati a San Francesco d’Assisi, oltre che dalla sfida di raccontare la Divina Commedia. Ha saputo esplorare ogni possibilità espressiva su vetro, terracotta, lava, metalli e altri materiali più o meno preziosi, oltre che lavorare con l’acquaforte, l’acquatinta, il bulino e l’incisione. Ha portato le sue opere nelle più importanti metropoli internazionali, da Parigi a Vienna, da New York a Los Angeles.
L’artista siciliano è stato maestro per tanti giovani, precettore classico e al tempo stesso modernissimo, capace di insegnare l’arte e l’amore per l’esistenza. Nelle opere realizzate usa con estrema disinvoltura tecniche più disparate: china, olio, decorazioni su vetrate, incisioni, disegno, maiolica, litografia, scultura in vetro di Murano. Fra le caratteristiche delle sue realizzazioni spicca la plastica espressività, che lascia il segno sia sui volti sia nei corpi dei personaggi rappresentati.