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ACCORDO/UniPa Ministero Giustizia. Corsi e attività culturali a Pagliarelli

18-ott-2009

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Corsi di laurea al carcere di Pagliarelli, dove l’Ateneo di Palermo organizzerà anche seminari, laboratori, attività di orientamento, manifestazioni culturali per i detenuti. L’iniziativa, prima in Italia, è stata presentata a Pagliarelli dal rettore dell’Università Roberto Lagalla e dal direttore del penitenziario Laura Brancato alla presenza del ministro della Giustizia Angelino Alfano, del provveditore per l’amministrazione penitenziaria della Sicilia Orazio Faramo e del vicecapo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Santi Consolo. Presenti anche i presidi di Agraria, Giuseppe Giordano; di Giurisprudenza, Giuseppe Verde; di Scienze della formazione Michele Cometa, di Architettura Angelo Milone e numerosi docenti impegnati nel progetto.

“Il progetto di rieducazione fondato sullo studio e il lavoro in carcere è fondamentale – ha detto il ministro Alfano – perché permette di ridurre il tasso di recidiva in modo determinante. Infatti soltanto il 10 per cento dei detenuti che hanno studiato e lavorato ritornano a delinquere”.

Il carcere, dove già adesso si sostengono esami grazie a commissioni “in trasferta”, diventerà sede stabile di corsi di laurea individuati sulla base delle esigenze formative dei detenuti, che saranno rilevate nei prossimi mesi attraverso ricerche e questionari. “Le attività comprenderanno anche momenti di orientamento, di consulenza, di tutorato, progetti formativi e culturali – dice il rettore Roberto Lagalla – e tutto ciò che possa servire alla crescita e alla reintegrazione sociale dei detenuti”. Aggiunge Laura Brancato: “La legge considera il lavoro, l’istruzione, le attività culturali, ricreative e sportive elementi rieducativi del trattamento dei detenuti. Questa iniziativa si aggiunge alle numerose già messe in atto al Pagliarelli per offrire strumenti di rieducazione”.  Dice Faramo: “Interpelleremo tutte le carceri siciliane per chiedere chi sia interessato ai corsi, in modo da far convergere su Pagliarelli i detenuti che intendono studiare”.
L’Ateneo e la casa circondariale hanno sottoscritto un protocollo d’intesa di durata triennale ed entro trenta giorni costituiranno un collegio organizzativo. Accanto ai docenti già coinvolti, potranno partecipare al progetto tutti i professori, i ricercatori, i componenti del personale tecnico-amministrativo che vorranno offrire la propria disponibilità in termini di tempo e di attività. Ateneo e carcere individueranno la possibilità di istituire uno sportello informativo all’interno della casa circondariale per fornire ai detenuti notizie sui progetti, sui corsi e sulle modalità di iscrizione. Il carcere individuerà aule e locali attrezzati per lo svolgimento delle lezioni in modo da consentire ai detenuti, anche in considerazione della tipologia di reclusione, di seguire i corsi. A cura del carcere anche l’individuazione e l’eventuale selezione di personale di supporto o di associazioni di volontariato. Attualmente al Pagliarelli sono attivi corsi di scuola elementare, media, superiore (Istituto alberghiero) e numerosi corsi professionali.