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Obiettivi Formativi

8-mar-2013

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Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Autonomia di giudizio (making judgements)

Abilità comunicative (communication skills)

Capacità di apprendere (learning skills)

 

Il laureato in Ingegneria Gestionale avrà sviluppato una conoscenza definita e consolidata dei principi matematici e scientifici alla base dell’ingegneria industriale; in particolare egli avrà sviluppato una conoscenza dei concetti matematici che supportano le discipline ingegneristiche, quali il calcolo differenziale, le serie numeriche e di potenza, il calcolo degli integrali semplici e multipli, il calcolo vettoriale e l’algebra lineare, la geometria analitica, i numeri complessi. Egli avrà sviluppato conoscenze sui principi della fisica e della chimica che soggiacciono a tutte le discipline ingegneristiche, quali la meccanica, cinematica e la dinamica dei corpi, la meccanica dei fluidi, la termodinamica, l’elettrologia, i campi e le onde elettromagnetiche, la termochimica, gli equilibri chimici, i legami chimici, le reazioni chimiche e la cinetica chimica.

Egli inoltre avrà sviluppato una solida conoscenza delle discipline tecniche su cui si fonda l’ingegneria industriale: il disegno industriale, la fisica tecnica, l’elettrotecnica e la scienza delle costruzioni. In questo modo egli sarà in grado di comprendere ed interpretare la rappresentazione CAD di prodotti industriali; sarà in grado di comprendere i principi di funzionamento delle macchine termiche, la trasmissione del calore e le problematiche relative; sarà in grado di comprendere i fenomeni elettrici che soggiacciono agli impianti elettrici ed alle macchine elettriche; infine, sarà in grado di comprendere le problematiche relative alla meccanica del continuo, ed alla staticità e deformabilità delle strutture.

L’ingegnere gestionale avrà sviluppato anche conoscenze e comprensione sistematica delle discipline di base che caratterizzano specificatamente il settore. Egli sarà in grado di comprendere le problematiche relative all’organizzazione e l’equilibrio dei mercati economici, la formazione dei consumi, i principi dell’economia della produzione; sarà a conoscenza delle problematiche macroeconomiche e delle metodologie per la valutazione degli investimenti in azienda. Avrà sviluppato una conoscenza consolidata degli strumenti statistici di uso corrente nella pratica dell’ingegnere industriale quali il calcolo delle probabilità, la stima statistica, l’analisi della varianza, l’analisi di regressione. Avrà conoscenza delle tecniche quantitative per i processi decisionali e per la risoluzione ottimale di modelli di programmazione lineare, a numeri interi e misti. Infine avrà sviluppato le conoscenze relative all’organizzazione e al trattamento dei dati aziendali attraverso l’utilizzo di tecnologie ICT.

Infine, l’ingegnere gestionale avrà sviluppato una approfondita conoscenza delle discipline che caratterizzano il suo ambito operativo ovvero la conoscenza e l’analisi dei processi manifatturieri, la conoscenza degli impianti e della logistica industriale e delle metodologie per la gestione dei processi manifatturieri e aziendali. A tal fine, l’ingegnere gestionale sarà in grado di comprendere ed analizzare le tecnologie per la produzione dei materiali e la loro trasformazione in manufatti industriali; sarà a conoscenza degli impianti e delle macchine che caratterizzano gli ambienti industriali manifatturieri. Infine, egli sarà a conoscenza delle metodologie chiave per la gestione della produzione e della qualità industriale, per la progettazione e lo sviluppo del prodotto, e per la valutazione delle ricadute delle scelte operative nell’ambito della organizzazione e del bilancio dell’azienda.

Tutto ciò nell’ambito di un percorso di studi avanzato e con un approccio multidisciplinare, che consentirà allo studente laureato di affrontare ed approfondire in autonomia gli sviluppi tecnico-scientifici del proprio settore.

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Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Con riferimento alla capacità di analisi ingeneristica, il laureato in Ingegneria Gestionale sarà in grado di applicare la sua conoscenza per la comprensione, l’identificazione, e la risoluzioni di problematiche tipiche del settore gestionale. A titolo di esempio, il laureato in Ingegneria Gestionale sarà in grado di comprendere, analizzare e offrire soluzioni consolidate per problematiche relative alla gestione della produzione e della logistica, alla manutenzione degli impianti, al controllo della qualità di prodotto e di processo, ai processi di concezione e sviluppo del prodotto, all’ingegnerizzazione dei prodotti, alla scelta dei processi produttivi e dei relativi parametri operativi. Tutto ciò con la capacità di valutare le conseguenze delle scelte operative in termini aziendali ed organizzativi. L’applicazione della conoscenza ingegneristica avverrà con l’ausilio dei metodi della statistica e della ricerca operativa che costituiscono il background analitico-modellistico specifico dell’ingegnere gestionale.

Con riferimento alla capacità di progettazione ingegneristica, l’ingegnere gestionale di primo livello sarà in grado di fornire soluzioni progettuali in contesti ordinari attraverso soluzioni consolidate. A titolo esemplificativo, l’ingegnere gestionale di primo livello sarà in grado di elaborare piani di produzione, piani di controllo della qualità di prodotto e processo, programmi di manutenzione degli impianti e della sicurezza industriale, piani di acquisto di materiali e di gestione delle scorte anche in regime di incertezza stocastica, piani di distribuzione; sarà in grado di determinare i parametri operativi dei processi produttivi, di formulare piani di processo e di lavorazione dei prodotti; sarà in grado di formulare piani di investimento e di valutarne l’efficacia e l’efficienza aziendale. Ancora una volta la capacità progettuale dell’ingegnere gestionale di primo livello si esplica attraverso la comprensione di come ogni progetto influenzi le performance aziendali in termini economico-finanziari e l’assetto organizzativo dell’impresa.

Infine, per quanto attiene la pratica ingegneristica, l’ingegnere gestionale di primo livello sarà in grado di operare scelte concernenti macchinari, impianti e sistemi produttivi e logistici, nonché sistemi informativi, più idonei alla necessità dell’azienda valutandone gli aspetti economico-finanziari e le ricadute in termini organizzative all’interno dell’azienda.

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Autonomia di giudizio (making judgements)

L’ingegnere gestionale di primo livello è in grado di individuare le fonti dei dati necessari all’analisi e alla comprensione dei problemi di sua pertinenza. E’ in grado di effettuare ricerche bibliografiche, di analizzare le fonti rilevanti e di interpretarle. A titolo di esempio, l’ingegnere gestionale di primo livello è in grado di effettuare un’analisi su: la domanda dell’impresa, i lead time di produzione e di approvvigionamento, i parametri di controllo di qualità di un processo produttivo o di un prodotto, i parametri operativi di un processo produttivo, le componenti funzionali e di acquisto di un prodotto, i dati economico-finanziari dell’impresa. L’ingegnere gestionale di primo livello, a partire da dati campione, è in grado di costruire i modelli di interpretazione dei dati attraverso il corretto uso di tecniche statistiche; è in grado di analizzare l’incidenza degli errori sui dati raccolti attraverso l’applicazione di tecniche di analisi della varianza.

Attraverso il corretto utilizzo di metodologie di interpretazione dei dati e la loro modellazione, l’ingegnere gestionale di primo livello esprime una piena autonomia di giudizio in contesti ordinari.

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Abilità comunicative (communication skills)

Grazie alla padronanza delle conoscenze e alla consapevolezza dei propri strumenti, l’ingegnere gestionale di primo livello è in grado di presentare le informazioni in proprio possesso, di esporre i problemi e di comunicare le soluzioni proposte in maniera professionale all’interno di contesti professionali e non. L’ingegnere gestionale di primo livello è a conoscenza delle principali norme che regolano la pratica ingegneristica di sua pertinenza e dell’etica professionale, nonché delle ricadute socio-economiche delle scelte praticate. Durante l’attività formativa, l’ingegnere gestionale di primo livello apprende i principali strumenti comunicativi utilizzati in impresa quali la reportistica, l’uso delle presentazioni, etc… Egli apprende come regolare lo strumento comunicativo in funzione dell’audiance al fine di rendere la comunicazione più efficace. Infine, egli apprende come operare efficacemente quale componente di un gruppo di lavoro.

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Capacità di apprendere (learning skills)

L’ingegnere gestionale di primo livello conosce l’importanza del “continuous learning”, cioè di come in una società sempre più basata sulla conoscenza, l’aggiornamento, anche autonomo, sia alla base della crescita professionale ed umana. A tal fine egli ha sviluppato capacità di apprendimento che gli consentiranno sia di mantenersi aggiornato autonomamente, ma anche di proseguire gli studi ad un livello di conoscenza e responsabilità più elevati con maggiore autonomia e consapevolezza. Inoltre l’ingegnere gestionale impara ad applicare agli studi successivi “l’approccio ingegneristico”, cioè la capacità di analizzare e modellare problemi al fine di fornire soluzioni concrete.

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