Nuovi standard di cura AMD-SID: novità in terapia
“Il diabete mellito è una malattia cronica complessa che richiede continui e molteplici interventi sui livelli glicemici e sui fattori di rischio cardiovascolare, finalizzati alla prevenzione delle complicanze acute e croniche; un’attività educativa della persona con diabete, finalizzata all’acquisizione delle nozioni necessarie all’autogestione della malattia; il trattamento delle complicanze della malattia, qualora presenti. L’efficacia dell’insieme di questi interventi nel migliorare gli esiti della malattia è sostenuta da numerose prove scientifiche”. Ad affermarlo la prof.ssa Carla Giordano, Professore associato di Endocrinologia all’Università di Palermo in occasione del congresso nazionale SID tenutosi a Rimini all’inizio di maggio. Le importanti modifiche terapeutiche sono state presentate dalla prof.ssa Giordano per conto della SID e dell’AMD.
Gli Standard italiani per la cura del diabete mellito sono stati redatti dalle due società scientifiche diabetologiche italiane (AMD e SID) con l’intento di fornire ai clinici, ai ricercatori e a quanti sono coinvolti nella cura del diabete raccomandazioni per la diagnosi e il trattamento del diabete e delle sue complicanze, nonché obiettivi di trattamento – suffragati dal grado di evidenza scientifica – sui quali basare le scelte terapeutiche; infine, strumenti di valutazione della qualità della cura, finalizzati alla realtà italiana. Essi costituiscono, in Italia, il modello di riferimento scientifico per la cura del diabete, sia per gli obiettivi sia per i processi. Il progetto si propone di condividere con i diabetologi italiani e tutte le figure professionali mediche e non mediche impegnate nella cura del diabete modelli e obiettivi di cura comuni per l’assistenza al pazienti diabetico nella nostra realtà nazionale. Gli Standard italiani per la cura del diabete mellito si pongono come riferimento scientifico per la gestione integrata, il disease management, l’accreditamento professionale, la necessità quotidiana negli ambiti aziendali di creare percorsi diagnostico-terapeutici efficaci ed efficienti.
Il capitolo V “Cura del diabete” è stato sostanzialmente aggiornato in molte sue parti, in particolare nel controllo glicemico e obiettivi glicemici, peraltro introducendo la nuova unità di misura dell’emoglobina glicata in mmol/mol. La disponibilità di un maggiore numero di farmaci, e di evidenze scientifiche in loro supporto, ha imposto la completa riscrittura del capitolo sulla terapia farmacologica, con una nuova e più fruibile flow-chart, ma anche una maggiore attenzione sulle possibili controindicazioni ed utilizzo in situazioni particolari. I livelli di prova e le forze di raccomandazione per il raggiungimento degli obiettivi glicemici sono stati rivisti, tenendo conto delle indicazioni suggerite dai più recenti position statement dell’ADA (2014).
La revisione del capitolo V è stata affidata dalla SID alla prof.ssa Carla Giordano e al prof. Edoardo Mannucci (Università di Firenze).
Il capitolo Cura del Diabete ha subito le revisioni più estese, motivate da due ragioni:
1. L'introduzione di nuovi trattamenti, in particolare nuovi farmaci (SGLT-2 inibitori, alcuni analoghi dell'insulina, alcuni nuovi GLP-1 agonisti) e nuove tecnologie (modalità innovative di monitoraggio della glicemia, sistemi integrati micro infusori-sensore), che hanno modificato in maniera sostanziale l'approccio terapeutico;
2. Pubblicazione di numerosi importanti trial, sia su endpoint metabolici che cardiovascolari, che hanno modificato le conoscenze anche su farmaci pre-esistenti.
“Nella valutazione comparativa tra approcci terapeutici alternativi, si è scelto di privilegiare, quando disponibili – conclude la prof. Giordano - i trial di confronto diretto, e di considerare solo in seconda battuta i trial contro placebo”.