Al Polo didattico di Agrigento seminario su "Quale accoglienza?"
Come dimostrano le attuali vicende storiche, il dibattito sulle migrazioni e sull’accoglienza dei titolari di protezione internazionale ha innescato uno scontro sulle responsabilità dei singoli paesi europei, rivelando il ruolo di primo piano della penisola italiana all’interno degli assetti geopolitici contemporanei. In particolare, la Sicilia – data la sua strategica posizione nel Mediterraneo – è stata coinvolta non soltanto nell’ambito delle procedure di assistenza dei nuovi arrivati, ma anche in quelle di confinamento, di smistamento e di respingimento dei migranti imposte dai più recenti “regimi di mobilità”, configurandosi come un laboratorio nel quale sono state sperimentate significative pratiche di governo delle migrazioni internazionali. In virtù delle loro implicazioni sociali e politiche, gli spostamenti dei popoli inducono pertanto a riflettere sull’importanza di processi formativi in grado di favorire uno scambio di conoscenze utili ad interpretare nel modo più corretto le specificità del quadro migratorio contemporaneo.
Partendo da tale quadro di riferimento, il seminario Quale accoglienza? Arrivi e mobilità dei migranti in Italia e in Sicilia intende evidenziare i nodi problematici del sistema di accoglienza dei titolari di protezione internazionale, ponendo in luce le principali sfide che i nuovi arrivi pongono non soltanto in termini culturali ed economici, ma anche nel panorama delle professioni sociali.
L’iniziativa avrà luogo il 21 gennaio 2016, dalle ore 9 fino alle ore 14 presso l’Aula Magna del Polo di Agrigento in via Quartararo, 6.
In apertura, verrà ricostruito un quadro delle migrazioni internazionali nell’ambito dello scenario geopolitico attuale, con un particolare focus sul ruolo dell’Italia nel panorama dei più recenti movimenti migratori verso i paesi della “Fortezza Europa”.
La seconda parte del seminario svilupperà una riflessione specifica sul fenomeno degli sbarchi e sul sistema di accoglienza dei migranti in Sicilia, entrando nel merito delle dinamiche specifiche che caratterizzano l’Isola.
Nel corso della terza parte l’attenzione analitica si focalizzerà, infine, su alcuni contesti locali al fine di indagarne le specificità e le principali problematicità: quello Agrigentino e quello del Cara di Mineo.
Programma:
Ore 09:00 - Saluti di Maria Immordino (Presidente del Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento), Lucio Melazzo (Presidente del Polo Territoriale Universitario della provincia di Agrigento). Presiede e coordina Roberto Rovelli (Università degli Studi di Palermo)
Ore 09:30 - Interventi di Franco Pittau (Centro Studi e Ricerche IDOS, Roma)
Lo scenario attuale dell’immigrazione in Italia: gli elementi innovativi rispetto al passato e le prospettive future Fulvio Vassallo Paleologo (Clinica Legale per i Diritti Umani – Università degli Studi di Palermo)
Le migrazioni in Sicilia: le prassi Hotspot tra prima accoglienza e respingimenti collettivi
Ore 10:45 - Intervallo
Ore 11:00 - Antonella Elisa Castronovo (Università di Pisa) Il Cara di Mineo: marginalità sociale e “integrazione” lavorativa dei richiedenti asilo nel contesto calatino Valerio Landri (Caritas Diocesana di Agrigento). Le migrazioni in transito da Agrigento dalla creazione degli Hotspot. Ricadute sociali e criticità Roberta Teresa Di Rosa (Università degli Studi di Palermo) e Gabriella Argento (Assistente Sociale, Coordinatrice della ludoteca multietnica della Fondazione “MondoAltro”). La fatica di accogliere: assistenti sociali e utenza straniera, una ricerca internazionale
Ore 12:30 - Dibattito
Ore 14:00 - Chiusura dei lavori
Fino ad esaurimento copie, verrà distribuito ai partecipanti il Dossier Statistico Immigrazione 2015, realizzato da IDOS in partenariato con Confronti ed il sostegno dei fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese - Unione delle chiese metodiste e valdesi, unitamente a copia del volume Mediterraneo: geopolitica, migrazioni e sviluppo, curato da IDOS e dal Circolo di Studi Diplomatici.
Agli studenti del Corso di Laurea in Servizio Sociale che prenderanno parte al seminario saranno riconosciute n. 5 ore a valere sul monte ore delle attività di tirocinio previste per il proprio anno di corso
È stata fatta richiesta all’Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Regione Siciliana per il riconoscimento dei crediti formativi.