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12 gennaio 1493. Memoria della cacciata degli ebrei dalla Sicilia

11-gen-2023

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12 gennaio 1493, 530 anni dopo.

Con l'editto emanato a Granada in data 31 marzo del 1492, il re Ferdinando il Cattolico ordina l’espulsione dai territori del suo regno di tutti gli ebrei che si rifiutano di convertirsi alla religione cristiana. L’editto viene immediatamente attuato nei territori ispanici. Nonostante le rimostranze e tutte le riserve manifestate dall’aristocrazia e dal popolo siciliani, il 18 giugno 1492, il Senato di Palermo si vede costretto alla sua promulgazione, rendendo l’Editto di Granada esecutivo anche in Sicilia. Forti pressioni e diversi tentativi esercitati nei confronti della corona, per ottenere la revoca del provvedimento, riescono a sortire soltanto alcuni rinvii.

Il 12 gennaio 1493 è l’ultimo giorno entro il quale gli ebrei siciliani devono scegliere: abiurare, cioè rinnegare la propria fede e convertirsi al cristianesimo, oppure partire. Alcuni si convertono, i così detti “marrani”, altri fanno finta di farlo e iniziano a praticare il “criptogiudaismo”, ma molti di questi furono scoperti e furono perseguitati, torturati e condannati a morte dal Tribunale d’Inquisizione. Tanti altri decisero di partire pur di non rinnegare la propria fede. Così, intere famiglie dovettero interrompere le loro attività, lasciare tutti i loro beni e andare verso altri lidi, raggiungere altre terre dove la loro religione era ancora tollerata, dove avrebbero iniziato una nuova vita con grandi sacrifici e il profondo rimpianto per la loro terra, la Sicilia. Perché gli ebrei siciliani non erano diversi dagli altri, non appartenevano ad un’altra etnia, non erano stranieri in terra straniera. Loro erano Siciliani a tutti gli effetti, da quasi 1500 anni.

Per ricordare il 530° anniversario della cacciata degli ebrei dalla Sicilia, l’Istituto Siciliano di Studi Ebraici ha promosso un incontro, che sarà tenuto a Palermo il 12 gennaio 2023, alle 16.30 presso la sede dell’Officina di Studi Medievali (via del Parlamento 32).

Luciana Pepi (Dipartimento Culture e Società, Università degli Studi di Palermo) presidente dell’ISSE, parlerà dell’Editto di Granada. Al termine sarà presentato il ciclo di lezioni “Ebrei e Sicilia” in programma per il 2023.