Masterclass | Claudio Gubitosi: diamo alle idee un'opportunitÃ
Questa mattina, nell’ambito dell’ultima sessione del convegno Le professioni della Cultura. I corsi di Studio del Dipartimento Culture e Società, dedicata ai corsi di Comunicazione, si è svolta la Masterclass di Claudio Gubitosi, fondatore e direttore del Giffoni Film Festival, manifestazione nata da un’intuizione dello stesso Gubitosi, allora diciassettenne, e subito messa in piedi grazie alla volontà di credere alla propria idea e alla tenacia di realizzarla. La sua esperienza personale è stata la lezione, o meglio l’esortazione, che Gubitosi ha voluto trasmettere agli studenti.
Giffoni è oggi un’impresa culturale impegnata nei settori del cinema, delle arti e della comunicazione che coinvolge, oltre alle migliaia di ragazzi e alle personalità del cinema, dell’arte e della politica che giungono da ogni parte del mondo, l’intero territorio in cui è radicata. Il successo dell’impresa nel suo complesso è infatti strettamente connesso alla volontà di valorizzare l’identità di quel territorio, ridisegnandola, allo stesso modo in cui il successo della rassegna cinematografica è legato alla volontà di valorizzare l’identità dei ragazzi, dando loro l’opportunità di manifestarsi.
Gubitosi ha raccontato il suo sogno di ragazzo, diventato realtà, per dire agli studenti di concedere al sogno un’opportunità, dando alle proprie idee l’occasione di crescere e svilupparsi, anche a ciò che sembra impossibile. Per farlo, è necessario imparare a cogliere le proprie intuizioni, appena si manifestano, perché le intuizioni sono una visione di ciò che sta oltre il limite e non vanno rimandate: la rivoluzione è spesso un istinto, più che il frutto di un ragionamento. Allo stesso modo, è necessario lavorare per realizzarle, senza fermarsi davanti alle inevitabili difficoltà, ma senza nemmeno restare fermi sulle posizioni raggiunte. Ogni idea ha la sua epoca e non bisogna mai essere soddisfatti. Per cui bisogna costruire pensando al futuro, prima ancora che al presente, per creare un progetto che possa durare nel tempo. A tal fine, è fondamentale non soltanto gettare solide basi sulle quali reggersi, ma anche sviluppare la capacità di evolversi, imparando a leggere i mutamenti. Come è appunto il caso del Film Festival di Giffoni che, “intuito” da un ragazzo 50 anni fa, nel tempo ha modellato la propria offerta evolvendosi in “Giffoni Experience”, una dimensione che adesso, guardando ancora più avanti, diventa “Giffoni Opportunity”. Per saper ascoltare le nostre idee, ha concluso Gubitosi, soprattutto oggi dobbiamo essere capaci di adottare una sorta di “ecologia del pensiero”, ovvero la capacità di tagliare quanto è superfluo per dare forza a ciò che davvero ci interessa.
All’incontro hanno preso parte Michele Cometa, direttore del Dipartimento, Gianna Cappello, docente di sociologia della comunicazione e delegato alla ricerca dipartimentale e Francesco Paolo Di Giovanni, responsabile del Centro Tau di Palermo Officina di promozione socioculturale.
Per la prof.ssa Cappello, realtà come quella di Giffoni sono uno strumento prezioso di politica sociale, perché offre ai ragazzi un’opportunità di emergere, specie laddove esistono condizioni di disagio. Di Giovanni, poi, manifesta il piacere di trovare al Sud, nonostante le ben note difficoltà, una realtà che testimonia come il cambiamento sia possibile nel proprio territorio, e sottolinea agli studenti che ciascuno di loro ha la potenzialità di generare il cambiamento partendo da un’idea. Ricorda inoltre che tanti ragazzi della nostra città, accompagnati dall’associazione di cui è responsabile, hanno vissuto l’esperienza del Giffoni riportando a casa una valigia piena di esperienze da condividere con la comunità.
Il direttore, prof. Cometa, ha evidenziato come gli studenti dei corsi di studio del Dipartimento abbiano la possibilità di lavorare in vari settori del mondo della cultura e che proprio in occasione di questo ciclo di incontri, sessione dedicata al Teatro Biondo Stabile di Palermo, a curarne le pubbliche relazioni ha ritrovato un’allieva laureata nei corsi di comunicazione. Spesso, ha aggiunto, chi si occupa di cultura, il lavoro deve inventarselo partendo da un’idea. Però le idee e la materia, combinandosi, possono creare circoli virtuosi. Come nel caso di Giffoni, che dalla dimensione immateriale di un’intuizione ha dato vita alla Multimedia Valley. Gli studenti dovrebbero sintonizzarsi su questo modo di pensare.